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giovedì 20 dicembre 2012

nei tuoi occhi


nei tuoi occhi

a nuotare nella liquirizia
bagnata dei tuoi occhi
effluvi di cannella e zenzero
da annegarci quasi

chiodi di garofano sapienti
noce moscata e pino mugo
sensi e anima inebriati
da non volervi resistere

a imparare l'armonia languida
che la sera  accorda nei legni
vibranti e malati di dolcezza
con la canzone che dipinge il buio

galleggio nel profumo di fontana
aggrappato a echi di neve pungenti
appena prima della soglia
che la tua voce spalanca  vibrando
(©) Nanni Omodeo Zorini  

venerdì 7 dicembre 2012

Sorriso intenso d'acqua pulita



sorriso intenso d'acqua pulita
rapito allo sguardo della luna...
emozioni volavano via 
rapide farfalle spaventate
dallo stillare di minuscoli aghi
d'acciaio terso
giù nell'imbuto concavo 
della clessidra inamidata
"ahi amore che s e ne andò nel vento
ahi amore che se ne andò senza tornare"
nel sussurro rapito e tremante
"ahi che la vela vela
ahi che la sta velando"
parole mute pronunciavano
se stesse nel vento bagnato della sera
la speranza si vestiva di merletti
e veli di organza
ai confini dell'attesa
che l'urlo immenso si ingoiava
dentro come un pianto desolato
"la notte non vuole venire
perchè tu non venga ed io non possa andare
ma tu verrai gettando ai rospi 
il tuo garofano morsicato
ma io verrò nelle cupe cloache dell'oscurità
nè l giorno né la notte non vogliono venire
perché io muoia per te e tu per me"
in un angolo del giardino 
le rose centellinavano 
infuso amaro del silenzio 
vagheggiando una canzone d'alba
 (nov.2012- citaz.da F.G.Lorca)

giovedì 6 dicembre 2012

piccoli suicidi tristi



...perché la sofferenza grande ...
dilaga e devasta tutta l'anima
cancro immenso
galattico, cosmico dove resti
ad annegare da solo

Sguardi acuminati e feroci
hanno inciso di stiletti amari
nello stigma la cicuta
dell'estrema assoluta diversità,
tatoo  marchiato nel sangue

Non resta che  partire a volo
per le montagne di ghiaccio
irrevocabilmente a perdersi
senza ritorno alcuno
eternità del silenzio assoluto


Tardivi consensi accorati
solidali albe assenti
mesti bordoni funebri
spaccano cadenze lancinanti
nel sur place di esistenze sospese

Revocato ogni diritto al sorriso
si spande il gelo del Lete
ad ibernare sospiri vietati
vietando la bellezza originale
di ogni sublime diversità

Il rosa immenso della sera
sussurra la propria canzone
definitiva di angoscia sanguinante
con singulti assoluti
che vomitano via la vita

(nov.2012)