CANZONE PER MALALA YUSAFZAI
"C'era un vento dolce di aquiloni..."
Troppo grande, ormai, per essere sposa bambina,
per mani adunche, lascive di orchi ,
per l'ottusa, barbuta, feroce ignoranza
molto bambina, anche, la guerrigliera della penna,
spalancava porte alle sorelle, cantando un sorriso risoluto;
molto donna per soccombere alle pallottole sordide ...
"... i vostri sorrisi non devono incupirsi, sorelle...."
AbbassiAmo quel velo insanguinato perché sgorghi
di nuovo la voce flautata, e i suoi zampilli
di parole e di versi. Stendiamo il velario azzurro
del cielo, per disegnarci parole armoniose.
Non si cancella la speranza. Non si spengono i sorrisi.
Non si abolisce l'allegria imparata
"...cosa turba i canti gioiosi, amiche radiose..."
Storie vecchie di leggiadria umiliata,
segreta nel buio di recessi profondi,
pianti lunghi di rassegnazione ferita.
Insieme studiavamo la speranza,
asciugate lacrime venute da lontano,
a pronunciare soltanto sguardi puliti.
"... c'è stato frastuono sordo che scuoteva le tempie..."
Ascolta sorella la preghiera laica
di pensieri accorati; ti sia dolce ninna nanna
che ti culli fino al risveglio...
Trepidante da volti bruni di rame,
scuri come il caffè nella notte, pallidi
e azzurri di cielo primaverile.
"... il fruscio dolce del silenzio mormora l'attesa..."
Insieme muoviamo passi calmi e decisi,
determinate nel risveglio che andiamo disegnando,
calma e risoluta è l'alba. Non più il buio, per sempre!
Ascoltiamo il tuo respiro sommesso; eco
della graziosa voce di rivolta. Tutte, all'unisono
beviamo la promessa del tuo sorriso.
"... galleggio, aggrappata a pensieri che sento... eccomi..."
Nanni Omodeo Zorini (©)
per l'ottusa, barbuta, feroce ignoranza
molto bambina, anche, la guerrigliera della penna,
spalancava porte alle sorelle, cantando un sorriso risoluto;
molto donna per soccombere alle pallottole sordide ...
"... i vostri sorrisi non devono incupirsi, sorelle...."
AbbassiAmo quel velo insanguinato perché sgorghi
di nuovo la voce flautata, e i suoi zampilli
di parole e di versi. Stendiamo il velario azzurro
del cielo, per disegnarci parole armoniose.
Non si cancella la speranza. Non si spengono i sorrisi.
Non si abolisce l'allegria imparata
"...cosa turba i canti gioiosi, amiche radiose..."
Storie vecchie di leggiadria umiliata,
segreta nel buio di recessi profondi,
pianti lunghi di rassegnazione ferita.
Insieme studiavamo la speranza,
asciugate lacrime venute da lontano,
a pronunciare soltanto sguardi puliti.
"... c'è stato frastuono sordo che scuoteva le tempie..."
Ascolta sorella la preghiera laica
di pensieri accorati; ti sia dolce ninna nanna
che ti culli fino al risveglio...
Trepidante da volti bruni di rame,
scuri come il caffè nella notte, pallidi
e azzurri di cielo primaverile.
"... il fruscio dolce del silenzio mormora l'attesa..."
Insieme muoviamo passi calmi e decisi,
determinate nel risveglio che andiamo disegnando,
calma e risoluta è l'alba. Non più il buio, per sempre!
Ascoltiamo il tuo respiro sommesso; eco
della graziosa voce di rivolta. Tutte, all'unisono
beviamo la promessa del tuo sorriso.
"... galleggio, aggrappata a pensieri che sento... eccomi..."
Nanni Omodeo Zorini (©)
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