SEPARAZIONI, ADDII, ASSENZE…
Ritornano, talvolta, immagini di beni perduti negli anni passati. Piccoli oggetti pregiati solo per il bambino che eravamo allora.
Ma insieme ci stanno anche persone e altri viventi che occupavano uno spazio e un valore assoluto.
Il mio babbo, la nonna e la zia, e altri congiunti forse meno straordinari…
Ma le loro immagini, comunque, mi/ci avevano seguito, dolorose, dolenti, e sofferte per me.
Il rituale vigente imponeva da parte mia un gesto affettuoso… Avevo abbracciato e baciato le fronti fredde, sui catafalchi dove giacevano.
E con spavento le loro immagini mi avevano inseguito nei cortili freddi e bui dell’Istituto, nei corridoi e sulle scale in penombra.
Fino a venire a visitare i miei sogni: dove cercavo, a stento e con spavento, di evitare le loro ombre diafane e mute.
Ed era l’immagine, il ricordo a essere disturbante.
Imparai poi ad elaborare perdite di persone, di oggetti e di luoghi. Quando mia madre se ne andò, potei così conservare caldo tenero e affettuoso, il suo profilo che già mi ero addestrato a prevedere lontano e svanito.
Molte piccole cose di un tempo giacciono addormentate nel cassetto, alla rinfusa, ma senza terrore né sgomento… Stanno lì a dormire e basta.
Altri luoghi e purtroppo anche persone e immagini, le ho intenzionalmente abbandonate e buttate via.
Soprattutto inutili e inadeguate persone. Talvolta addirittura indegne e immeritevoli.
Tra le foto e i pensieri rimasti, alcune già erano morte e defunte molto prima del lutto intenzionalmente voluto da me.
Meglio, forse, certo, fare una cernita prima dei simulacri da conservare vivi, e di quelli invece da rimuovere e cancellare in modo risoluto e definitivo.
E tra tutti i beni perduti, per scelta o per destino occorsomi, ricordo ancora, vivi, per sempre naturalmente, occhi amorosi a quattro zampe, o i loro nasi neri e bagnati che venivano a guardarmi leggendomi dentro l’anima.
Li ricordo perché sono presenti. Perché assolutamente non voglio perderli e dimenticarli.
E ce n’è uno, recente, che mi galleggia nell’anima e nel pensiero.
Alcune separazioni mi hanno fatto bene.
Alcuni addii pure.
Alcune assenze, invece, rimangono ad aleggiare. E a loro mando una coccola interminabile…
Nanni Omodeo Zorini
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