SULLA LAMA SCIVOLANDO
scivolando via
sulle acque distese come un olio
dei verdi canali e dei trapezi delle risaie
loro rimangono là dimenticato il fiato
tracce ingiallite di foto minuscole
sì certo credo proprio che sia un airone cinerino
e spalanca ali da aliante mantello di piume
morbido scivola sui verdi risi
orologio di movimento lento
le ruote leccano l'asfalto e vanno
ho parlato ai ragazzi
come sempre faccio
che ogni volta nelle visite
mi figuro le loro parole e risposte
ma solo per finta lo sai
assorti nella loro immutabile condizione
e i gesti sono solo mie fantasie
anche questo lo sai
leggo i nomi e le date sul marmo grigio
della loro pandemia secolare
quella invece è una gallinella d'acqua
e la sagoma d'inchiostro nero una piccola rondine
che vola basso inghiottendo zanzare
là in fondo la tortora che fa coppia fissa per sempre
e scivola via fluido scorrendo questo tempo
nel foglio di gomma mescolando istanti
ricordi immagini e luoghi
e l’airone forse diventa un piroscafo
a solcare schiume bianche verso sardegna
la tortora tubando è sassofono
l'inchiostro schizzato della rondine è la fretta di un treno
spaziotempo i ritorni continui di pierino pierone
a incontrare e perdere di nuovo la strega bistrega
che le fiabe si arrotolano su se stesse
nei loro girotondi di parole
ma vedi che intanto continuo a scivolare via
sul filo feroce e calmo della lama
che va avanti
ed io
con lei
[Pánta rheî (in greco antico: πάντα ῥεῖ, "tutto scorre") Eraclito]
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