AVVISAGLIE DI TEMPESTA TURCHINA
I gomiti poggiati al parapetto
a provare a gustare l'ebbrezza
bagnata di spruzzi diffusi salmastri
dietro la poppa le onde a richiudersi
di schiume bianche sul cammino bagnato
sognanti occhi cerulei fusi col cielo terso
nell’equorea massa ribollente
riflessi di raggi danzanti
a provare a gustare l'ebbrezza
bagnata di spruzzi diffusi salmastri
dietro la poppa le onde a richiudersi
di schiume bianche sul cammino bagnato
sognanti occhi cerulei fusi col cielo terso
nell’equorea massa ribollente
riflessi di raggi danzanti
uno squasso imprevisto e temuto
di maremoto sconvolto sollevava
il vascello spaventato a stringersi
accorato le braccia con le mani
di maremoto sconvolto sollevava
il vascello spaventato a stringersi
accorato le braccia con le mani
l'onda lunga anomala rabbiosa
a percuotere lontane sabbie di passanti
ignari a cercare con gli occhi attoniti
vie di fuga possibili
a percuotere lontane sabbie di passanti
ignari a cercare con gli occhi attoniti
vie di fuga possibili
presto poi le mani tornarono a carezzare
le braccia proprie e quelle nude bianche
che avevano accanto con nuovi
sorrisi di speranza consolati
di nuovo asciugati gli occhi
le braccia proprie e quelle nude bianche
che avevano accanto con nuovi
sorrisi di speranza consolati
di nuovo asciugati gli occhi
noncurante tutto quell'azzurro cangiante
tornò a mescolarsi e a fondersi
negli sguardi celesti fosforeggianti
in quell'autunno lento inesorabile
determinato fiducioso come primavera
tornò a mescolarsi e a fondersi
negli sguardi celesti fosforeggianti
in quell'autunno lento inesorabile
determinato fiducioso come primavera
di tardiva adolescenza
tenera lasciva morbida
calda e sensuale
magicamente turchina
tenera lasciva morbida
calda e sensuale
magicamente turchina
29 ottobre 2015
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