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mercoledì 17 ottobre 2012

CANZONE PER MALALA YUSAFZAI





 CANZONE PER MALALA YUSAFZAI



"C'era un vento dolce di aquiloni..."

Troppo grande, ormai, per essere sposa bambina,

per mani adunche, lascive di orchi ,
per l'ottusa, barbuta, feroce ignoranza

molto bambina, anche, la guerrigliera della penna,
spalancava porte alle sorelle, cantando un sorriso risoluto;
molto donna per soccombere alle pallottole sordide ...

"... i vostri sorrisi non devono incupirsi, sorelle...."

AbbassiAmo quel velo insanguinato perché sgorghi
di nuovo la voce flautata, e i suoi zampilli
di parole e di versi. Stendiamo il velario azzurro

del cielo, per disegnarci parole armoniose.
Non si cancella la speranza. Non si spengono i sorrisi.
Non si abolisce l'allegria imparata

"...cosa turba i canti gioiosi, amiche radiose..."

Storie vecchie di leggiadria umiliata,
segreta nel buio di recessi profondi,
pianti lunghi di rassegnazione ferita.

Insieme studiavamo la speranza,
asciugate lacrime venute da lontano,
a pronunciare soltanto sguardi puliti.

"... c'è stato frastuono sordo che scuoteva le tempie..."

Ascolta sorella la preghiera laica
di pensieri accorati; ti sia dolce ninna nanna
che ti culli fino al risveglio...

Trepidante da volti bruni di rame,
scuri come il caffè nella notte, pallidi
e azzurri di cielo primaverile.

"... il fruscio dolce del silenzio mormora l'attesa..."

Insieme muoviamo passi calmi e decisi,
determinate nel risveglio che andiamo disegnando,
calma e risoluta è l'alba. Non più il buio, per sempre!

Ascoltiamo il tuo respiro sommesso; eco
della graziosa voce di rivolta. Tutte, all'unisono
beviamo la promessa del tuo sorriso.

"... galleggio, aggrappata a pensieri che sento... eccomi..."

Nanni Omodeo Zorini 
(©)

sabato 13 ottobre 2012

Manifestazione studenti 12 ottobre 2012



"Pochi? no, quelli giusti..."
calzamaglia fucsia, vestito verde chiaro,
passo sicuro negli anfibi neri, slacciati....
sedici anni di rabbia
che guardano decisi il futuro lontano
"Eravamo quelli giusti, che prendono coscienza..."
la berretta di lana rosa, a cencio, lascia
scendere un ciuffo di ricci scomposti,
che carezzano danzando il piercing del lobo
colorato di arcobaleno....
"34 pigiati come polli, col soffitto
che perde calcinacci, le ore tagliate
e molti che cliccano sul vuoto
degli smartphone, a consolarsi...
Adesso basta...." ripete, risoluta,
scaldandosi agli sguardi in cui galleggia
fluttuando. " e manca tutto, o quasi,
ci lasciano soltanto la noia e gli invalsi...
Aule cessi con la lavagna interattiva
ancora imbalsamata nel cellofan, non ancora attivata,
dice che non hanno avuto l'abilitazione.... "
Arrotola una cartina col tabacco biondo
e morbido. Non riesce a vedere, ancora,
dove la stanno mandando, con gli altri...
" ...ma siamo noi il futuro; non ce lo lasciamo scippare;
inventiamolo noi, ogni giorno,
aspetta soltanto protagonisti creativi
per definirlo, costruirlo e raccontarlo...!"
Tira il fumo dal sigarettino magro e,
lo sa, sarà dura... rinventare tutto daccapo
sulle macerie schifose che le hanno lasciato,
tutto su quelle spalle di bambina, lei e gli altri...
sa che ci possono arrivare anche le botte cieche
di un ordine becero e bieco... Ha paura, certo,
anche lei, è normale, no? Con la sua paura
e la sua rabbia sfiora le altre presenze,
le guarda e si rincuora.... Sarà dura, ma
molto meglio che il vuoto scialbo che fa trendy,
più pulito e sano..., meno lercio.  Tanto ha già deciso
con gli altri " che hanno partecipato;
mi auguro che questo sia l'inizio di una svolta,
e come inizio è stato fantastico...."
scrive con il cell sulla piattaforma virtuale
e si tiene per mano anche lì dentro, dove sono tanti,
sempre di più... Si contano e misurano
il sogno, con occhi... pieni di rabbia risoluta
e di speranza....(©)Nanni Omodeo zorini