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giovedì 31 ottobre 2019

PATERNITÀ (ipotesi e sogno)
Piccolina,
nata con fatica
benvenuta.
Saranno giorni
che non ti saprò ascoltare
né capirò il tuo linguaggio nuovo,
come sono nuovi i giorni che svegliandoci
non troviamo noi stessi ma solo il ricordo
di come eravamo stati
e dei giochi fatti altre volte.
Giocare con te
sarà lieve e dolce
mentre
ti farai grande
piccolo frutto
di una storia
fatta di pezzetti di gioia
e di malinconia.
Piccolina
come sarai
sarai bella e unica
e vera,
come i figli
che nascono dalla carne
dediderati e caldi,
e toccherai le cose
e il mondo sarà tuo
e tu sarai tutto il mondo.
Corpicino caldo
sarà bello
perdere le notti amandoti
e pulendoti il culino,
perché in te
la carne vecchia avrà vita nuova
e giovane
per inventare tutto daccapo
e scoprire
che i giorni son fatti di cose. Perdona,
soltanto,
i giorni grigi in cui tua madre
e tuo padre
diranno
che non é bello.
Il gioco
ha regole pazze e noiose.
Ma tu
quando sarai venuta
sarai
e sei
sempre
una piccolina
benvenuta !
14/03/79

giovedì 24 ottobre 2019

LETTERA SEMISERIA A ZIA EUSEBIA



LETTERA SEMISERIA A ZIA EUSEBIA

Ma zia cara, hai proprio ragione a lamentarti… Da un sacco di tempo non ti dedico più le mie parole e i miei pensieri. Ma come avrei potuto notare qua e là ogni tanto mi tolgono la parola. Qui in questa autostrada eterea, fasulla, nella quale sono graditi soltanto i pettegolezzi, le ciacole, e i gattini da ostentare mentre fanno le fusa.
Guai però toccare argomenti seri! Io ogni tanto, ingenuo e ottimista e speranzoso come sono, ci ricasco. Ti avevo già detto che un anno fa in occasione di un anniversario della Shoah avevo caricato una foto di repertorio che avevo scaricato proprio da questa piattaforma. No, tranquilla, non ce la faccio vedere: altrimenti mi bloccano di nuovo! Era in bianco e nero e rappresentava dei corpi emaciati e cadaveri ci in piedi completamente ignudi davanti a una delle baracche di Auschwitz o di Mauthausen. Ma in quel momento era parso all'algoritmo censorio e ai suoi collaboratori umanoidi un ottimo pretesto: degli pseudo conoscenti amici qui nella rete erano infastiditi della mia presenza ad un'iniziativa meritoria che avevo in sostanza ha fatto nascere io. A Milano. Dare vita a dei flash mob recitando versi appositamente scritti in memoria, commiato luttuoso e celebrazione dei 50.000 migranti uccisi in vari modi dai sovranisti nelle varie parti del mondo. Gli pseudo amici, pseudo poeti peraltro (una di loro addirittura si era addestrata scaltramente a comporre poesie, scopiazzando le strutture qua e là… Non erano poesie perché non avevano pathos, ma agli stupidotti riuscivano a sembrare tali… In effetti mi aveva confidato che ci teneva ad essere da me introdotto in quel gruppo perché un macho del gruppo le faceva infiammare parti innominabili…)
Pseudo poeti dicevo erano molto infastiditi perché secondo loro avevo troppo gradimento del consenso e perciò inventarono un pretesto che non sto raccontarti… Una cosa squallida come potrà immaginare. E arrivarono addirittura a fare la segnalazione al censore della piattaforma.
Un'altra volta avevo caricato una bellissima foto di un amico antropologo novarese, che lo raffigurava accanto a dei nativi amazzonici… Ovviamente non troppo vestiti… Con qualche donna dal seno prosperoso che allattava… Fui di nuovo bloccato! Anche di recente caricai una notizia Ansa sul genocidio degli ultimi gruppi sconosciuti addirittura gli studiosi da quelle parti dell'America amazzonica… Non indossavano abiti costoro…
Insomma, i pretesti del nudo andavano bene ai censori. C'è da dire che in quel periodo tutti i giorni caricavo nella piattaforma infiniti messaggi fortemente critici contro la barbarie del sultano turco che stava apprestandosi a massacrare le stupende guerrigliere curde!
L'ultima azione di censura ebbe un epilogo insperato da me. Dopo qualche ora fui riabilitato! Nel frattempo compariva sempre qui in piattaforma un'intervista al grande fratello proprietario del sistema mangiasoldi per citrulli, ad opera della giovane parlamentare  democratica USA Alexandra Ocasio-Lopez. Il plurimiliardario proprietario esentasse aveva balbettato… Dicendo di non ricordare… Le campagne che aveva favorito nei confronti delle destre estreme mondiali…
Il terreno perciò scottava un po'. E anche qui in questa rete era stato lamentato con tono vibrato l'oscuramento delle maggiori testate anti turche, anti guerrafondaie…
Perciò sono stato graziato!
Credo che anche tu ogni tanto legga quotidiano "il manifesto". Era stato protagonista proprio ieri di una campagna segnalata anche qui, in cui veniva lanciata l'ipotesi di abbandonare questo terreno inquinato d'pseudo comunicazione farlocca…
La proposta però degli amici e compagni del manifesto non mi aveva trovato particolarmente entusiasta. Si trattava si di un'alternativa al monopolio. Una rete basata su un software open sourse. Vari nodi, 60 almeno collegati nel mondo ma indipendenti l'uno dall'altro con delle proprie regole interne e autonome. Qualcosa di diverso dalla censura del grande fratello locale. Ho provato a usare questo software: ma ne sono rimasto deluso. Il nome abbastanza pretenzioso: MASTODON…, «Fediverso»
          Confesso che il software suggerito da il manifesto, come  alternativa, è "
•non proprietario,
•non monopolistico,
•open source...
•è una rete  con circa 60 nodi autonomi ed autoregolantisi.."
"..
Ma, dipende dagli scopi e dagli obiettivi che ci si propone: io scrivo qui per comunicare testi, versi, commenti e mi interessa raggiungere interlocutori/lettori.
"Mastodon"  sembra un antenato di FB e a me pare funzionale a scambiare Ciacole (come in effetti è prevalentemente Fb e come mi era sembrato una decina di anni fa quando mi ci ero accostato "ob torto collo" ...sollecitato da un'amica...)
Ma non mi pare adeguato...
Io preferisco il mio blog, con miei inviti,  qui,  a leggerlo...
Ovviamente per tutto il tempo e fino a quando non mi cacciano subdolamente perché pubblico notizie di tipo antropologico politico-culturale... ma anche perché critico pesantemente i suprematismi e i fascismi mondiali e ora la brutalizzazione del popolo curdo...
Comunque, cara zia Eusebia, personaggio fantasioso e da me inventato, colgo l'occasione per raccontarti qualcos'altro…
Io ho aperto diverse altre pagine in questa realtà posticcia. Una è proprio quella dedicata a te: "ZIA EUSEBIA". Purtroppo, e qui si denota proprio il limite o comunque le caratteristiche di questa dimensione, l'intelligenza artificiale o comunque gli amministratori umanoidi non hanno capito che un personaggio inventato non vende paccottiglia… Come pure non vende paccottiglia o altro la pagina "ASSOPACE"… Eppure periodicamente mi viene proposto di pagare qualche euro per rendere più visibile "LA MIA AZIENDA". Tu zia immaginaria, la associazione per la pace, e altri soggetti virtuali vengono considerati una azienda, che a quest'azienda viene chiesto di pagare un po' di più per poter vendere di più il proprio prodotto…
Permettimi solo per celia: accoglierei volentieri la proposta per poter vendere un po' di più: LA PACE!
Non avertene a male cara zia, ma su queste pagine caricherò e pubblicherò solamente la primissima parte della lettera… Chi vorrà e sarà davvero interessato, potrà leggerla nel mio blog che tu conosci…
Ti abbraccio, ti suggerisco vista l'ora di prepararti una buona tisana calda, di indossare il tuo scialletto sulle spalle, e di stare accanto al focolare o alla stufa economica… D'altra parte sei una zia… A presto Cara…!

mercoledì 23 ottobre 2019

NO CENSURA...!

Ma guarda un po'...! proprio oggi un inserto del Manifesto propone soluzioni alternative a "questa piattaforma", specialmente quando è oggetto di censura... E...all'amico Nanni "è di nuovo stato bloccato l'account" per aver scaricato una notizia di questa mattina, della Ansa sullo sterminio dei popoli dell'America Latina Addirittura non ancora conosciuti neppure dagli antropologi
Ma che combinazione...!


sabato 19 ottobre 2019

a Choman Hardi

[dal suo esilio un amico mi manda questi versi...]
Choman Hardi
e certo amica Choman leggo nelle tue parole
limpida acqua di sorgente pulita
le verità antiche che tu racconti intingendo
la penna nella tua anima
e che noi pure sappiamo
Calvino l’italo raccontava le sue città invisibili
quelle che forse un po' tutti qualche volta almeno
con anima tersa abbiamo riguardato di lontano
con gli occhi o sulla mappa
anch'io ho scrutato
la tua Kobane cercando maioliche delle moschee
di Isfahan in un tempo remoto
con la piccola cilindrata che tossiva
arrampicata tra erte rocce di scogli
a inseguire immagini volti colori odori
intensi
e altri luoghi pure continuiamo a seguire
e cercare
anche aldilà del possibile reale e concreto
e in attesa di trovarli li frughiamo nell'anima
possibili ma ancora di là da venire
tu porti nella borsa il tuo paese amato
dal quale ti stanno scacciando col napalm
e forse anche lì c'è chi dice feroce
di tornartene a casa tua
che però è già quella lì
camminano le parole claudicanti incerte
in questa autostrada colma di mine
che c'hanno offerto gratis per ciacole vuote
e poi riempirla di vendite inutili
imponendoci il silenzio
togliendoci la parola
tolgono il fiato e gli sguardi
alle lacrime di bambini spaventati
a soldate partigiane della propria terra
tra il ringhiare di pitbul
in babbucce da sultano
e le idiozie sotto ciuffi di paglia gialla
o anche senza
canta le tue parole di dolore
ti accompagno
Choman Hardi
mentre porti
esule anzitempo
IL TUO PAESE
nella borsa
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq

martedì 15 ottobre 2019

KOBANE
(dalle parti del monte Rubello, in Valsesia?)
qui dove mi trovo ora
ormeggiato su un asteroide alla deriva
del tempo spazio infinito siderale
con mestizia guardo il panorama desolante
famelici orchi di vuoto ad ingoiare il tutto
distratti astanti ciechi e sordi
mentre lacrime sibilano come bombe
prima di arrivare alla distruzione prevista
un popolo di donne e uomini aveva sorriso
la propria speranza di cambiamento
dai monti scoscesi e brulli e acque fresche
come facevano un tempo nella nostra Val d'Ossola
sognavano ingenui quel nostro stesso sogno
mentre fuggivano i tagliagole incappucciati
sventolando lugubri neri vessilli
come un tempo da noi le camice nere
sorelle fratelli compagni donne e uomini del mio tempo
non butteremo mai via la speranza
deve può risorgere e la faremo rinascere
prima che il tempo sia finito sopra le macerie
nell'anima e nella mente immagini luminose
perché il meglio può e deve trionfare alla fine
riscattando i massacri del monte Rubello
mai rassegnati verso la rossa primavera agognata
[Con un pensiero mesto a fra Dolcino da Novara, ipotesi e promessa di riscatto per un mondo migliore di uguali e di giustizia]

MA SI'...

Eugenio Azari
MA SI'...
ma sì che anche un pochino forse
mi consola saperti lì
rannicchiata nella tua penombra
a carezzare morbidi e remoti ricordi lontani
nostalgie in controluce e il fluire
della polvere di sabbia nelle clessidre
ma sì diciamolo pure che un po'
mi consola almeno questo
e tolgo lentamente le tracce
mnestiche che volevano nascondere
sornione e maldestre gli effluvi
del tuo sorriso di donna ragazza
amaro consolatorio rimedio
alle ferite che il tempo regala
ma sì che cerco di contentarmi almeno
reinventando il tuo passato
cesellando col bulino e il surchiello
la tua effigie sublime che mi manca però
ma sì per ora è questo il mio gioco
ma sì finché il tempo non sarà guarito
ma sì luce dei miei occhi annebbiati
ma sì vivida lanterna accesa
ma sì consolazione del mio cuore antico
ma sì Artemisia mentre attendo
Nanni Omodeo Zorini (...dall'esilio...)

giovedì 10 ottobre 2019

LA "MACELLERIA" DEL MASTINO TURCO SI SPOSTA VERSO LE STUPENDE GUERRIERE CURDE...!
Il mondo distratto intanto pensa al "pil"...
IL "SULTANO PITTBULL" turco , dopo aver messo in mutande soldati docenti e magistrati ora si appresta a far pulizia delle guerriere curde...
Lui, I PIENI POTERI, invece di invocarli ruttanto birra e mangiando hamburger, ha fatto che prenderseli…
Ecco cosa succede a inneggiare agli sceriffi come facevano e fanno da noi i lettori di certi fogli e di certi giornali…