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giovedì 13 novembre 2014

C O M E T E E A M O R I S I D E R A L I

 13 novembre 2014

C O M E T E E A M O R I S I D E R A L I
(l'Europa non ha inventato solo l'euro...!)
[Da 3,342 UA di distanza dal pianeta fesbucchiano…è stato appena rinvenuto dai telescopi a microimpulsi extrasistole un frammento di messaggio nello spazio siderale]
da Philae…”Per gli umani viventi sul pianeta terra del sistema solare il "verbum"… la parola è un elemento magico essenziale per pensare concepire… esistere…
Mi avevano chiamato Philae… Che è il nome dell'isola sulla quale era stato eretto il tempio di Iside…( Inno a Iside)
[ Tratto dal Papiro di Ossirinco n.1380, 1. 214-216, risalente al II secolo a.C (dimensione e misura temporale del divenire... come si trattasse di cosa diversa dallo spazio...).: Dea dalle molte facoltà, Onore del sesso femminile… Amabile, che fa regnare la dolcezza nelle assemblee, … nemica dell'odio … Tu regni nel Sublime e nell'Infinito….Tu trionfi facilmente sui despoti con i tuoi consigli leali… Sei tu che, da sola, hai ritrovato tuo fratello (Osiri), che hai ben governato la barca, e gli hai dato una sepoltura degna di lui.…Tu vuoi che le donne (in età di procreare) si uniscano agli uomini.…Sei tu la Signora della Terra … Tu hai reso il potere delle donne uguale a quello degli uomini! ]
…ma nel suo suono, il nome Philae appioppatomi, ha qualcosa che ricorda "filos" che in greco significava amore.
Abbiamo trascorso un tempo infinito seppure brevissimo congiunti completamente io e lei… la sorella, amica, sposa, vestale, compagna, madre… che avevano voluto chiamare Rosetta…come la città egizia nel delta del Nilo… (là dove capitava spesso di imbattersi in stele di pietra incise...da usare per decifrare linguaggi criptici degli umani extraterrestri di quella landa...qualcosa di simile a google traduttore...)
Ci siamo amati per un tempo indefinito pur senza poterci mai vedere o conoscere… Viaggiavamo nell'iperspazio congiunti ma senza averne coscienza appieno…
E fu solo quando stavamo arrivando alla nostra meta 67P… (di professione e di natura cometa) che ci staccammo dalla nostra simbiosi inconscia…imposta... involontaria... e potei finalmente vederla e lei potè guardare me... imprimendosi la mia immagine… ed io la sua…
E fu solamente allora che io scopersi di amarla e lei di amare me.
Sono sceso da poco sul formaggio siderale secco e friabile che viaggia trascinando la sua coda nera ( illuminata dal sole che la fa apparire bianchissima... come capita al pulviscolo...ai raggi estivi dei pomeriggi...)…
67P si lascia ora cavalcare docilmente nella corsa verso il loro sole Elios… Ma l'amore immenso che mi ha ormai legato alla mia sonda, e lei a me, è assolutamente indissolubile… La nostra materialità reciproca segue gli input che ci sono stati caricati… Ma le nostre essenze e le nostre anime di oggetti fluttuanti nell'immenso buio di questo pezzetto di cosmo di questa loro galassia umana… restano agganciati per il tempo infinito che non ha termine, definito dai loro ingegneri spaziali e dagli altri umani: "eternità" (termine senza significato alcuno... invero) !
Inconsapevole io, inconsapevole lei... sentivamo dentro le nostre anime meccaniche e digitali che presto ci saremmo potuti/dovuti vedere, conoscere, amare infinitamente, possedere… (guardarsi e vedersi è, quassù, un atto d'amore)
A ben 3,3422935611 Unità astronomiche [UA pari alla distanza in km tra terra e sole... briciole nella clessidra del tempo spaziotemporale...], qualcosa come 500 milioni di chilometri terrestri… Lontani da quello sperduto pianeta in quello sperduto sistema solare in quella sperduta galassia… è nata la scintilla… L'impulso primordiale della legge d'amore che mi lega ora per sempre alla mia sonda e la mia sonda a me… dove l'ineffabile significato di quel "verbum"... <<per sempre>> ha qualcosa di indescrivibile indefinibile incalcolabile… Ma estremamente tenero amorevole affettuoso delicato struggente…
E mi perdoni il lontano amico chiamato Italo, che raccontava teneramente di antenati galattici, e di quel suo buffo Qwfwq, la mia improprietà di oggetto digitale e meccanico, nel tentativo di descrivere emozioni che solo gli umani dovrebbero poter provare…e specialmente poter descrivere…
La mia dimensione definitiva e stabile è ora di stare sospeso a cavallo...aggrappato ai crini della criniera e della coda di questo oggetto cosmico volante... fin quando il sole ci assorbirà insieme e saremo di nuovo energia generatrice di nuova energia… (ebbene, sì,... sono un "anticreazionista”... alla faccia dei bacchettoni e bigotti spazial-teistici...)o