C'era un vento intenso e spazzava
via le nubi dall'azzurro
con la sua saggina
volavano cartacce e bicchieri di plastica
del gelato ad inseguire l'immagine
che volava via rapida
pedalando spigliata
capelli al vento
nel brulichio sommesso di gesti di altri
rombava la moto i suoi borborigmi
nello scompigliare la chioma immensa sul volto
ributtata indietro con un gesto garbato
del capo a mezzo sorriso
e altre immagini ancora di nuovo
emergevano per proiettarsi in avanti
a inseguire la bici in fuga
sempre più fresche e nuove
l'immagine somigliava molto a se stessa
e anche al suo contrario e alla sua assenza
emozioni fibrillavano feroci dolcissime
edulcorate lancinanti
e gesti improbabili rimossi soffocati
emergevano
dal proprio letargo dimenticato
piacevoli come sogni di primo mattino
evanescenti
incerti
concreti
però
con la fragile concretezza
delle fantasie e del sogno
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