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domenica 14 settembre 2014

metafora
delle botte crudeli brutali
su noi orfanelli di un tempo
degli strumenti di sterminio pianificato
delle mostruose pulizie etniche
che vollero sradicare armeni curdi
ebrei indios neri comunisti eretici
infedeli dolciniani anticomunisti
streghe pensatori esseri liberi…
con i roghi o vuoi con catene
con forni crematori fosse comuni
droni trincee deportazioni in stadi
stupri corrente elettrica nella carne
gulag autocritiche fucilazioni
riabilitazioni maccartismi
sterilizzazione di massa
clamore di urla disperate
funghi atomici carbonizzanti
incubi manicomi criminali

i bambini di un tempo conservano
le loro lacrimucce seccate come croste
nell'aria aleggiano corpicini dilaniati
nudi devastati dal napalm
ceneri consunte su pire feroci
orrore negli occhi disperati
urlo delle sirene con deflagrazioni
macerie di ogni tempo
carcasse macilente trasudate
nel girone infernale reiterantesi

oscenamente anch'io al cielo
"con amendue le mani le fiche" rivolgo
trasgressivo ostentando orrore
disperazione rabbia feroce
urlo di vendetta fame di giustizia
che gli umani sanno solo raccontare
e che altri troppo assenti non osano

e con occhi puliti cerco nel guardare azzurro
la speranza e l'amore
ingenui sorrisi del cuore
con la tua immagine indelebile
salvifica pura assoluta

incurante che universalmente
il diluvio devastante
globale metafora
anche lui come tutti
urli il suo proclama di morte

con occhi sbarrati cerco
nel guardare d’azzurro pulito
della tua immagine indelebile
sorriso terso
d'amore  e speranza
salvifica pura assoluta
al  cuore affranto

e tutto e tutti rimaniamo per sempre
metafora di noi stessi

tranne il tuo sorriso

in cui volentieri mi perdo

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