COMPIACIUTA SOLITARIETÀ
"In interiore homine habitat veritas”
con sguardo pulito e sgombro
guardare fuori con coerenza
cestinando fasulli specchietti
per allodole sprovvedute
nel mare torbido dell'esistente
escludere cotillon body e ammiccamenti
parole terse inequivocabili
e questo solo può essere il nostro vivere solo
solitaria avventura che inventa
raccontandoli nuovi orizzonti
"solo et pensoso i più deserti campi-
vo mesurando a passi tardi et lenti-
e gli occhi cerco per fuggire intenti-
ove vestigio human l'arena stampi-"
ripeto con l'aretino Francesco
e guardo lo inferno con dispitto
anche quando vien da chiedersi se
"vale la pena di essere solo-
per essere sempre più solo?"
luminarie fasulle e apparenze
omologate pulsioni seriali
fastidiose e compulsive
che fanno già tutti per abitudine
anche il sogno appare ma lui illumina
la strada e scalda e consola
gli do la mano compagno del cammino
e cerco solo gesti e sguardi di intesa
complici convinti risoluti scevri
del resto non mi curo
ma guardo e passo
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