terre di risi qui
aironi ingoiano girini
e rane per nulla rassegnate
ad agitare a vuoto le zampe
sconciamente
femminili
sì veniva nella corriera blu
dal sonoro richiamo a sirena
odore amaro di nafta
borborigmo del vecchio diesel
esausto
zio Peppino in piazza accoglieva
col sorriso e offriva una spuma
al bar Groppi
bolliti misti salami fidighin
Freisa che schiumava di porora
risotto molto unto e grasso
nel vapore spesso
della cucina economica
Il cesso OO alla turca
in equilibrio
sospesi
persiane accostate
sui letti alti dalle molle stonate
per un pisolino da bambini
e di nuovo
restare sospesi nella penombra
antica consunta
il blu nafta della corriera
illuminata dentro
ributtava i catarri del suo tossire
bolso
terre di risi ora
soltanto
aironi divorano girini
e rane
risotti grassi rimasti indietro
nell'altrove remoto
col porpora spumoso
del freisa
e l'aspro sapore gustoso
rimane un quadro sfocato
di segugi che portano le beccacce e le pernici
Immobili coi peli delle orecchie
fermi in posa in un vento immoto
congelato
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