Sui lungomare alberati
col tuo biciclettino minuscolo
e il mio adulto cercavamo
con occhio curioso le giostrine
"ce l'hai ancora un soldino, papo?"
bastava frugare nella saccoccia
dove suonavano duri di ferro
i soldini delle cinquecento lire
che avevo prelevato
dal portacenere del camper
una bella scorta
" si guarda ce n' è giusto ancora uno"
dicevo ogni volta e ricominciava
il tuo sorriso e ripartivano
bacioni sulla guancia ispida di barba
e il tuo sguardo diventava terso come il cielo
ora ripasso quei luoghi dell'infanzia
quando eravamo insieme bambini
e cercavamo le giostrine sul lungomare
mentre un fado disperato e accorato
piange la sua nostalgia
come la mia qui in terra di risaie
verso gli occhi del passato
che galleggiavano ignari di tanta bellezza
e mi viene ancora da frugare nella tasca
per cercare altri soldini
da spendere per l'allegria
di quell' infanzia quando
insieme ancora eravamo bambini
e lo struggimento è forte
mentre il tempo si consuma
e i giorni vanno avanti
inesorabili
col tuo biciclettino minuscolo
e il mio adulto cercavamo
con occhio curioso le giostrine
"ce l'hai ancora un soldino, papo?"
bastava frugare nella saccoccia
dove suonavano duri di ferro
i soldini delle cinquecento lire
che avevo prelevato
dal portacenere del camper
una bella scorta
" si guarda ce n' è giusto ancora uno"
dicevo ogni volta e ricominciava
il tuo sorriso e ripartivano
bacioni sulla guancia ispida di barba
e il tuo sguardo diventava terso come il cielo
ora ripasso quei luoghi dell'infanzia
quando eravamo insieme bambini
e cercavamo le giostrine sul lungomare
mentre un fado disperato e accorato
piange la sua nostalgia
come la mia qui in terra di risaie
verso gli occhi del passato
che galleggiavano ignari di tanta bellezza
e mi viene ancora da frugare nella tasca
per cercare altri soldini
da spendere per l'allegria
di quell' infanzia quando
insieme ancora eravamo bambini
e lo struggimento è forte
mentre il tempo si consuma
e i giorni vanno avanti
inesorabili
Nessun commento:
Posta un commento