il ragazzo che parla con l'amico migliore
dice cose e sa che chi ascolta
le ha già lette assentendo
alle prime sillabe sue
intimo conviviale profondo
e dentro sente quella brezza
che soffia leggera garbata sottile
può parlare di cacca
delle bambine nude sognate
dei peccati mortali
chi ascolta è complice e intuisce
assentendo già alle prime sillabe
a ritrovarmi così con l'amica migliore
senza remore né timori né pudori
come sto facendo
ho scoperto l'amico d'infanzia
nei tuoi occhi celesti di cielo
vibranti intensi tremuli e fermi
e ho capito che il mondo
aveva cominciato davvero ad esistere
quel giorno che ti avevo rincontrata ricordi
san giulio e la morta di agrano
erano vicini auspici favorevoli
sorridevano senza cupaggine
dal loro mondo lontano
ho ritrovato te trovando me stesso
e guardo il mondo con occhi nuovi
i miei coi tuoi lo vedono neonato
diverso come non era mai stato
e come è per davvero
per sempre
e c'è in te e nel tuo bianco
di latte di mandorla di luna
tutta la mia saudade e nostalgia
del presente
e del futuro
anche
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