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martedì 2 gennaio 2018

ritrovata sul sedile del treno...

ritrovata sul sedile del treno
una bambola di panno candido
chi l'avesse smarrita lo dica
è il treno che va nell' ossola
della mia infanzia
verso le cime bianche
verso il fresco
verso le campagne gelate

chi l'avesse smarrita

se sei tu vieni te la posso ridare
è tua la bambola
sei tu che ti sei smarrita
nel fresco pungente di nebbia
tra i rami bassi dei larici
sei tu che andavi a cercare
la radice di sole di risa e di gioia
lo so ero passato di lì
per gioco e un po' con intenzione
apposta
sapevo che ti avrei incontrata

vieni allora ci troviamo al chiosco
dove vendono lo zucchero filato
e caramelle alla frutta di gelatina
vicino allo skylift  verso le stelle
eccomi amore mio
bambina mia
donna mia
mia attesa
mio ritorno
mia partenza
mio sogno

ma certo e ti racconto la favola
di quel principe di un tempo
che aveva girato per 1000 anni
per cercare il suo sogno
e ritrovarlo proprio lì
dove eri tu ad aspettare
insieme allo zucchero filato
bianco di neve

lui sapeva di incontrarti
ed era lì seduto sulla panchina
di assi di legno
semi assiderato
col cuore soltanto
che mandava faville di luce
e di calore
e con l'immenso fazzoletto
a quadri colorati ti asciugava
il nasino gocciolante di freddo

è stato lungo il tuo viaggio
dal passato lontano
sapevi dove stavi andando
eccoti finalmente
eccoti di liquirizia di legno
da mordicchiare succosa

facciamo il cambio certo
a me le gelatine di frutta
che hai nella voce
a te i legnetti saporiti e dolci
asciugati la goccia di brina
dal nasino gelato

nel bosco di betulle
c'è uno  spiazzo di erba verde appena spuntata

il cocuzzolo del monte cervandone si è calato
un berrettuccio di lana di neve

il lago l'agaro è una pista ghiacciata
per pattinare
con pattini d'argento come farfalle
gli alpeggi profumano di fumo
di  larici nei capelli

nel secchio di zinco
il latte spumoso
appena munto e tiepido
di vapore pieno di schiuma soffice panna montata
l'accarezzi inondandoti le mani che corrono e volano
gocce bianche colano

per questa storia improbabile
ma vera che ora
si sta raccontando da sola
a se stessa
per consolarsi





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