scegli argomenti:

sabato 19 ottobre 2019

a Choman Hardi

[dal suo esilio un amico mi manda questi versi...]
Choman Hardi
e certo amica Choman leggo nelle tue parole
limpida acqua di sorgente pulita
le verità antiche che tu racconti intingendo
la penna nella tua anima
e che noi pure sappiamo
Calvino l’italo raccontava le sue città invisibili
quelle che forse un po' tutti qualche volta almeno
con anima tersa abbiamo riguardato di lontano
con gli occhi o sulla mappa
anch'io ho scrutato
la tua Kobane cercando maioliche delle moschee
di Isfahan in un tempo remoto
con la piccola cilindrata che tossiva
arrampicata tra erte rocce di scogli
a inseguire immagini volti colori odori
intensi
e altri luoghi pure continuiamo a seguire
e cercare
anche aldilà del possibile reale e concreto
e in attesa di trovarli li frughiamo nell'anima
possibili ma ancora di là da venire
tu porti nella borsa il tuo paese amato
dal quale ti stanno scacciando col napalm
e forse anche lì c'è chi dice feroce
di tornartene a casa tua
che però è già quella lì
camminano le parole claudicanti incerte
in questa autostrada colma di mine
che c'hanno offerto gratis per ciacole vuote
e poi riempirla di vendite inutili
imponendoci il silenzio
togliendoci la parola
tolgono il fiato e gli sguardi
alle lacrime di bambini spaventati
a soldate partigiane della propria terra
tra il ringhiare di pitbul
in babbucce da sultano
e le idiozie sotto ciuffi di paglia gialla
o anche senza
canta le tue parole di dolore
ti accompagno
Choman Hardi
mentre porti
esule anzitempo
IL TUO PAESE
nella borsa
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq

Nessun commento: