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venerdì 9 settembre 2016

ALIENI

ALIENI
Capitava a volte -lo sai- di trovarsi
ancora e dovunque nel posto sbagliato
a conversare muti di fatti inesistenti
con estranei sconosciuti affascinanti
nella loro compiuta imperfezione
in bar e birrerie aliene-
Disadattati
così in ogni luogo, oppure sul ponte
di navi programmate su destinazioni
inesistenti, ci si ritrovava anche da soli
fra tanti a far finta di essere insieme-
Costruivamo- da soli e tutti insieme
a quegli altri come noi- una schiera riga
dei disadattati a questo vivere associato
per nuclei i binari cosparsi di spore
terminate -talvolta- costruivamo con
la schiera degli eletti -disperati e sparsi
isolatamente spersi - qualche premessa
per l'alternativa- disadattati positivamente
a questa società e alle sue regole-ma
soli come cani -Una categoria
parallela di scontenti disadattati
con l'ambizione di analizzarsi le proprie angosce
e proporsi ponendo in essere ipotesi
dolorose che venivano praticate allo spasimo
re leccandosi i viaggi e delle proprie ansie
e paure -Ma anche questa è autentica
sofferenza difficilmente curabile per
continue reinfezioni epidemiche se
non ponendo un cordone sanitario
drastico scarsamente definibile
per evitare fino all'ultimo la
collettiva eutanasia-
E l'unico mondo
reale restava ancora sempre questo qui
malato di sorrisi assuefatti, di disinvoltura
efficienza spigliata e senso pratico
di discorsi già fatti e futili di parlarsi addosso
da lasciar perdere la velleità di raddrizzare
le gambe ai cani o lavarla coda riga
all'asino o anche di dar le
margherite ai portici-
Ci stavamo comunque
riprovando mentre il vento faceva
sbattere barche stanche alle rive e
l'assenza femminile si faceva vieppiù
tangibile-Cristo-Ma quanto costava
credere ancora testardi che ne valesse la pena-
Per ch i-per dove-per quando-
dimmelo tu amore la prossima volta
che ti vedo e ti carezzo le labbra
mentre cerchi -lo sguardo nel
vuoto dietro i miei occhi disperati- la risposta
che non ci viene- e dire che
l'avevamo sulla punta della lingua
ma baciandoci ce la siamo ingoiata
nella saliva calda che ci beviamo
di bocca l'un l'altro -Cristo-
ma mi consoli almeno col tremare
tutto del tuo corpo in questo
amplesso profondo come l'immenso
mare blu di Sardegna
Buccione di Gozzano,,22. 07.82

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