a perdersi sempre
ciascuno
per strade tortuose
solitarie
in paranoici
percorsi
a senso unico
assoluto
irreversibile
senza scorgere
sentieri di ritorno
il
tempo scorreva lineare
occhi
fissi solo in avanti
incatenati
al vizio nefasto
nell’
ansia
ma poi comparvero
contatti di sguardi
sfiorarsi di mani e
di sensi
e quel guardare in
comune
degli occhi
d'intesa
incerti prima
poi a cancellare il
sospetto
e le nebbie del
dubbio
e scorgere
dapprima indistinto
quel
ponte multicolore
nello
schiarirsi la voce
insieme a inventare
quel ritorno
costruito insieme
mano nella mano
la porta finalmente
aperta
cammina
con me
dunque
verso
la meta probabile
giocheremo di nuovo
a saltare la campana
i giorni della
settimana
la rayuela e a far
girare la corda
lanciando al muro la
palla
e riafferrarla
dopo avere battuto
le mani insieme di dietro
con risa bambine di
un tempo
ritorna con me
la porta del
passato rimasta aperta
e si spalanca
quell'altra davanti
dài
sì certo
è stata lunga la
strada
ma stiamo arrivando
e giocheremo
insieme
finalmente
ancora e sempre
bambini
ma tanto
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