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mercoledì 21 luglio 2021

LA MALASANITA' DELLE PICCOLE COSE

 LA MALA-SANITÀ DELLE PICCOLE COSE

Già…
Il Covid qua e il Covid là…
E senza voler stare ad andare a ripescare le esperienze di quel presidente di quella regione a noi vicina, ancora agli arresti domiciliari, proprio di quella regione devastata dal Covid ora...
MA FACCIAMO UN ESEMPIO, così, tanto per parlare…
Immaginiamoci che un tale abbia avuto e riscontrato dei problemi visivi. Medico competente e ortottica gli hanno prescritto una visita neurologica. Ipotizzando una picola paresi o un micro ictus. E suggerendo, successivamente, un’analisi diagnostica attraverso risonanza magnetica.
E, SEMPRE PER IPOTESI NATURALMENTE, prendiamo il caso che magari i neurologi abbiano proprio prescritto un accertamento mediante risonanza magnetica.
Quel tale, recatosi in radiologia, avrebbe scoperto che per prenotare questo esame è necessario effettuare una telefonata: ricevendo due numeri di telefono, e in subordine una mail.
E per sfiga grandissima ce lo possiamo immaginare, col proprio tablet cellulare, sotto il sole che continua all’infinito a chiamare quei due numeri telefonici. Uno dei quali risulta sempre occupato.
L’altro suona libero, trasmette una musichetta squallidina, e dopo più di un’ora fa cadere la linea…
Quel tale, in difficoltà visiva evidente, richiama di nuovo: e anche il numero che aveva fatto la musichetta risulta occupato!
Che cosa consiglieremmo di fare a quel tale?
Magari rivolgersi all’ufficio relazioni pubblico?
Ma sì, tornato a casa, chiama il numero dell’URP.
Gli vengono forniti altri numeri di segreterie della direzione generale dell’ospedale. Ci prova…
Ma la sfiga continua: una vocetta gli dice che uno dei numeri è inesistente, e gli altri suonano a vuoto…
(Ripensa a quel numero stupendo di Anna Marchesini: “… Che sicome che sono cecata…”, e allo stupendo Marty Feldmann in “Frankenstein junior”, e ai suoi sguardi strabici mentre interpreta Igor, che non sa da che parte sia la sua gobba…)
Però, mentre ci pensa, prepara una mail, e dopo avere inviato la richiesta all’ambulatorio risonanza magnetica, (quello i cui numeri suonavano a vuoto), presenta una istanza di lamentela sempre via e-mail all’URP dell’ospedale.
Diciamo che è un caso ipotetico?
Che è una pura fantasia?
Una maldicenza contro la sanità pubblica e il servizio sanitario nazionale?
Su questa piattaforma, che si occupa prevalentemente di vendere montascale e adesivi per dentiere, probabilmente nessuno si scomporrà più di tanto leggendo queste mie parole.
Oppure no?
Se una microscopica paresi con piccolo ictus ha reso sguercio un maturo dinosauro che scrive racconti e poesie, chi se ne frega?
E se capita a qualcun altro?
Se il piccolo ictus invece di colpire soltanto, temporaneamente come lui spera, il III n.c. (il terzo nervo cerebrale quello che sovrintende al funzionamento degli occhi e della visione), se il piccolo ictus avesse colpito qualcun altro in una parte ancora più delicata?
Bisognerà stare a vedere l’esito della segnalazione all’URP.
Ma intanto, quel tale, più che per interesse personale, ma nell’interesse e a salvaguardia di tutti gli altri, fa le proprie rimostranze…
Aggiungendo:
«COME CONTRIBUENTE CHE NON HA MAI ELUSO I DOVERI FISCALI, PUÒ RITENERSI A BUON DIRITTO AZIONISTA DEL SERVIZIO SANITARIO E DELL’OSPEDALE MAGGIORE… E SPERA CHE QUELLO CHE STA FACENDO, E CHE RACCONTA, POSSA SERVIRE DA ESEMPIO…
PER IL MOMENTO RACCOGLIE IL SEGNALE D’ALLARME CHE IL PICCOLO ICTUS GLI HA MANDATO… SA CHE PRIMA O POI DOVRÀ ABBASSARE LA SARACINESCA E CHIUDERE I BATTENTI DEL PROPRIO VIAGGIO…
MA NON HA NESSUNA INTENZIONE DI PASSARE ANZITEMPO A PEGGIOR VITA…
PERCIÒ CI STARÀ BEN ATTENTO…!»
Nanni Omodeo Zorini
Eleonora Bellini, Rita Venzi e altri 2
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