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giovedì 17 novembre 2022

 “VIVA LA MUERTE”, inneggiavano beceri gli squadristi spagnoli nel 36.

Con colori e connotazioni magari differenti, altre forze praticano qualcosa di analogo, oggi, nel mondo, nell’Europa e anche nel nostro paese.
Circa cinquant’anni fa il cupo regime dello Shah Reza Pahlavi copriva di grigiore l’Iran. La polizia di Stato avvicinava subdolamente per spiarli i turisti occidentali ed europei.
Gli sguardi erano abbastanza bassi. I bambini non osavano questuare qualche spicciolo come facevano nella vicina Turchia.
Non c’era ancora una polizia “morale”, sostanzialmente talebana ad imporre alle ragazze e alle donne come andasse portato il velo. Che in genere subivano in modo dimesso e remissivo.
I rave con più di 50 partecipanti stanno diventando vietati anche nel nostro bel paese che ha permesso alla rappresentante della destra con circa 40% dei consensi di ottenere la maggioranza assoluta nel nostro parlamento.
Ayatollah e talebani spadroneggiano in quel paese. Dove andremo a finire nel nostro?
Rave e il primo ministro maschile che però è madre donna e cristiana.
VIVA LA VITA! Viva gli uomini le donne e le ragazze di ogni parte del mondo. E si coprano o meno il capo col velo, o che si taglino ciocche di capelli come simbolo di libertà!
Noi siamo, parliamo, agiamo nell’Europa e nell’Italia. Non ci è ancora imposta una polizia morale; al massimo c’è quella che massacra e uccide a manganellate nelle carceri.
DIAMOCI UNA MOSSA
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