scegli argomenti:

venerdì 7 settembre 2018

BARONE DI BARUMINI: FARE FINALMENTE PULIZIA!









BARONE DI BARUMINI:
FARE FINALMENTE PULIZIA!
Ancora  in vestaglia, davanti alla sua tazza di caffè e la pipa di schiuma accesa, si apprestò a leggere la missiva appena giunta dal suo amico notaio.
"Con rammarico, eccellentissimo mio, ma insieme misto a profondo piacere in prospettiva, le sono a rappresentare le ultime notizie che confermano sempre di più i suoi e i miei fondatissimi sospetti. Come già infinite altre volte sono a suggerirle di liberarsi di questa zavorra. Per rispetto e decoro di lei stesso.
Nonostante i malori ed i malanni variamente lamentati, solamente in minima parte fondati, costei l'altra notte dopo lo spettacolo teatrale si intrattenne a lungo nel landò privato, in uno slargo al bordo della strada.
Con modalità non certo dignitose per una femmina che ha avuto l'onore di gustare i di lei nobili favori. L'accompagnatore, sfacciatamente anche in questo caso ha avuto l'ardire di vantare il fatto: menzionando anche la modalità abbastanza triviale dei favori orali avuti dalla donna. Queste mie, a rincuorare e confermare ella, che il mattino seguente ebbe a dirmi che la fantasiosa malata era di pessimo umore, non aveva chiuso occhio, e aveva avuto anche problemi intestinali. Umore, e dolori di stomaco e intestinali li comprendiamo benissimo direi, consci e consapevoli delle pratiche predilette dalla persona in parola.
Sono comunque anche confermati gli approcci che costei continua anche nei confronti di quello pseudo-medico che invece di occuparsi dei problemi respiratori e polmonari, nell'ultimo semestre ha svolto il compito di becchino nei confronti della donna che gli era stata compagna. Le malelingue sostengono addirittura che lui abbia favorito il decesso.
Benché a parole lei abbia più volte mostrato di disprezzare le idee brutali e incivili del mediconzolo, proprio per questo probabilmente lo ammira e lo venera, cercandolo e prostrandosi a lui, offerente. Come d'altra parte ha fatto con lo squallido figuro che ha deciso di prenderla in moglie. Quando lei è o si mostra malata, lui la redarguisce e la rimprovera! (E va riconosciuto il merito a lei di svolgere il compito di guardarobiera, dama di compagnia, cuciniera… e, a richiesta di lui, di ingoiatrice del suo sesso… Non troppo di frequente, peraltro, vista la natura ambigua di lui che, o non ha attrazione per le donne in genere, pertanto anche della sua badante coniuge, oppure addirittura a predilezione per altri gusti di genere sessuale…)
In ogni situazione di lamentato nuovo malanno, come è immaginabile, una grossa concausa scatenante è determinata dalle pratiche abnormi che costei conduce. Perciò torno come ho già fatto più volte a rassicurarla, eccellentissimo mio, che sono una pura malignità le espressioni con le quali colei attribuisce al suo signore una maniacalità ossessiva di tipo sessuale… Ma, che diamine! Con tutte le dame che lei ha disponibili, e delle quali gradisce abbondantemente e golosamente i favori, avrebbe forse bisogno anche dei modesti, per quanto perversi, approcci di lei? È vero piuttosto il contrario: come dimostrano le continue clandestine furtive subdole scappatelle che lei si concede, tipiche di persona che ha l'idea fissa della sessualità!
Bene fa, a mio parere, Ella, ad anticipare a costei, di non avere più attrazione o desiderio sessuale nei suoi confronti. Soprattutto quando crede di essere lei a negarsi, dicendosi indisposta e non entusiasta di giacere con il suo signore nobilissimo!
Bene fa, a mio modesto parere, a prendere le distanze da questo piacere morboso e malato, disponendo di tante donne bellissime, lascive quanto basta, e che, stimolate come ella sa fare da vero artista da una vita intera, le sanno e le sapranno sempre offrire piaceri degni, adeguati a un vero gentiluomo come ella è!
Se ella dispone, continuerò tramite i miei praticanti e informatori a raccogliere ulteriori informazioni. Per quanto ormai risultino inutili!
Gradisca pertanto i miei più deferenti ossequi, con stima, ed affetto profondo!
Notaro Xxxxxxxxx, nel feudo di Barumini.
Addì…  5 settembre dell'anno del Signore….xxxxxxxx"

Egli si forbì i baffi nel tovagliolino ricamato, si alzò da tavola. Slacciò la cintura della vestaglia. E con un sorriso, convenne seco medesimo che ormai era ora di fare davvero pulizia. Come era stato suo solito modo di agire quando una persona aveva superato i limiti.
Di decenza.
Di insincerità.
Di simulazione angelica, peraltro difficilmente nascosta.


Nessun commento: