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venerdì 24 gennaio 2020

ino.
Questa funzione porta quanto resta del maniero ad un ulteriore degrado: le stanze vengono trasformate in celle e le poche bifore ancora esistenti parzialmente murate e dotate di " bocca di lupo ".
La foto ci mostra il portone che dà su Piazza Vittorio, davanti al quale si schierano alcuni secondini in servizio al momento.
Al centro del portone, sovrastato dallo stemma marmoreo di Bona di Savoia, duchessa di Milano, moglie di Galeazzo Maria Sforza,si nota l'antica numerazione civica, riferita al rione,che indica il numero 175, mentre sulla destra la nuova numerazione civica riferita alla sola Piazza che indica il numero 2.
Sotto lo stemma a sinistra si nota una formella recante una Croce.
Nel Castello fu rinchiusa con i famigliari, per un paio di mesi anche Claretta Petacci, l'amante di Mussolini, arrestata a Meina, a casa del cognato Conte Ranzoni, dove aveva cercato rifugio, fuggendo da Roma,dopo la caduta del Regime fascista e il conseguente arresto di Mussolini.

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