scegli argomenti:

domenica 10 luglio 2022

 MUBI- Giovane e bella (Jeune et Jolie) è un film del 2013 scritto e diretto da François Ozon che tratta il tema della prostituzione minorile. Stavo per non mettere nessun giudizio da pubblicare su FB, poi c’ho ripensato. Un film più che altro sociologico epocale. Mi ha lasciato una profonda tristezza e senso di vuoto.

Sessualità ed erotismo non sono un bene/oggetto bello o brutto in assoluto. Va relativizzato.
Qui è una pulsione fragile, superficiale, aerea.
Una diciasettenne riceve dal padre, separato divorziato, frequenti doni e regali in soldi perché è ricco. E perché non le sa e non le può dare nient’altro. Lei gioca, immatura mentalmente ma anche sessualmente, e pesca nell’immaginario diffuso. Studentessa, vive con la madre e con il suo attuale coniuge, non le manca nulla come bene materiale né come denaro. Non le manca nulla: cioè le manca tutto. L’affetto genitoriale maschile, la confidenza, conoscenza, l’amicizia di un vero padre.
E nell’immaginario utilizza come in molti altri racconti filmici un computer. Si inventa uno pseudonimo. Si offre e si si mette in vendita. Al miglior offerente. Propone lei stessa la tariffa: 300, o addirittura 500 €. In effetti non sa cosa farsene dei soldi che raccoglie, migliaia di euro; li tiene in mezzo agli abiti nel suo guardaroba in un borsellino.
Non ha bisogno di soldi. È disponibile a qualsiasi tipo di gioco erotico, esclusi quelli violenti. Sorride compiaciuta ma non è assolutamente soddisfatta. Forse lo era di più nelle scene iniziali in cui tiene tra le gambe un cuscino e ci si masturba sopra e contro.
Si diventa così nuove e giovani prostitute? Il piacere sessuale è puramente mentale; non è quello autenticamente erotico, ma nel gioco della seduzione, della conquista, dell’ottenere tutto o almeno di illudersi…
È molto triste.
Mi piace
Commenta
Condividi

Nessun commento: