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e ti chiamo ancora ARTEMISIA
stupore
nudo e fresco
intima
allegria del cuoretremore sospeso come vento d'aprile
il nostro autunno si colora di petali nuovi
e germogli più vivi che mai
una
lunga infinita sequela di giorni
di
settimane di mesi di ore
che
da se stessa apprende
a
prolungarsi all'infinito
almeno
fino a quando il tempo si distende
con
la promessa incorreggibiledi un per sempre che davvero è per sempre
oltre
le barriere dei calendari
ben oltre e al di là dei limiti pensabili
assolutamente gratis e benedetta
giornata
di genetliaco augurale
presagio
assoluto voluto
sussurrato
con urla morbide e tenere
per
un incontro che ci fu regalato
per
il giorno del tuo primo vagito
per i
fremiti costanti ripetuti
che
l'aere ha saputo gustare
incredulo
attonito euforico
da
non sapere neppure mormorarerituali parole augurali
da
balbettare appena
con
l'anima e il cuore e il sanguein subbuglio ostinato pervicace continuo
e non te lo dico dicendo
perché
già tutto galleggia e risuona
sottofondo
di bordone che vibra
e per
una volta almeno
mentre
taccio di voce
lo
ripeto e ancora ripeto
e ancora ancora ancora
esisti
esistiamo
e
l'incontro si prolunga
oltremodo
e
pongo il dito indice sulle labbra
tacendo
e
gridandotelo a squarciagola
ma
certo
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