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domenica 24 febbraio 2019



UN NULLA ASSORDANTE
non c'è rassegnazione che valga
se la sera ha assordato i battacchi
ammutolendo i bronzi da festa
se la voce arriva smorzata
afona di parole e sussurri tutti
se gli sguardi sfumano lontani
distratti assorti malati
se i tramonti si spengono muti
e la tenebra dilaga amara
non c'è consolazione che regga
né parole di conforto non dette
né lacrime asciutte da piangere
né voli di aironi o colombe
né rane a gracidare in risaia
né sussulti o tremori di sorta
né nulla di nulla e nient'altro
quando deciso si spegne il giorno
quando l'attesa di albe è remota
quando i sipari muovono vacillando
quando giace la bacchetta sul leggio
quando il tempo si piega al silenzio
quando la notte incombe inesorabile
quando le lancette si arrestano ferme
non c'è rassegnazione
non c'è consolazione
non c'è fruscio di foglie
non c'è scroscio d'acqua
non c'è respiro assorto
non c'è più nulla
meno che nulla
e nient'altro

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