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giovedì 13 maggio 2021

F E D D A I N

 F E D D A I N

Risaliva a diversi decenni addietro, quel ritmo che mi ronzava nella mente a passo di marcia. Non conosco il significato delle parole che pronunciava quel canto di guerra, ma all’inizio ripeteva all’infinito: “feddain… feddain… feddain…”
Mi ronzava nella mente, nell’anima e nei sensi.
Devoti alla causa , erano per me e per quelli che l’apprezzavano e la canterellavano al bar dei compagni,… devoti alla causa della liberazione della Palestina…
Ora più che mai ci ripenso con desolata malinconia e tristezza: la situazione è diventata ancora più disperata!
Era stato qualche anno fa. Una richiesta di contatto/amicizia su FB. Poi approfonditasi con invio pervenutomi di messaggi personali. Devo avere ormai già rimosso e cancellato la messaggistica. Avevo fatto commenti sulla piattaforma rispetto alla lotta del popolo palestinese. Corredandoli con immagini molto significative.
Voleva essere la mia, semplicemente, un’affermazione; una dichiarazione di principio; un grido è un messaggio di protesta… Si susseguivano continui comunicati di brutali ripetuti atti di aggressione armata nei “territori”. Con mappe e piantine che descrivevano nella Striscia di Gaza il successivo e progressivo ridursi degli spazi destinati agli unici eredi autoctoni di quei terreni.
Insieme alla conversazione in messenger, devo avere cancellato anche il nome della mia interlocutrice. Nel mio repertorio di immagini è rimasta una foto che lei mi aveva mandato. Dopo diversi mesi di scambi di battute anche sul piano personale, di sequenze video prese dalla finestra della sua abitazione, che raccontavano i pestaggi ad opera degli israeliani sulla gente inerme, amichevoli e amicali atti verbali di comunanza reciproca… Era arrivata finalmente la sua proposta. Mi chiedeva in buona sostanza, visto e considerato che già allora avevo un diverso e ampio folto gruppo di conoscenze di contatti, di farmi promotore di una raccolta fondi a sostegno della loro lotta.
Non ritrovo più il nome della mia interlocutrice per cui provvisoriamente userò un altro nome che ho trovato nel repertorio del Web. Rasha: "Giovane gazzella".
Il suo in verità ricordo che aveva come significato e traduzione qualcosa di riferito all’acqua fresca di fonte.
Mi aveva raccontato che faceva l’infermiera volontaria nell’ospedale.
Ma non ha importanza, qui in questo contesto, ricostruire la realtà autentica del personaggio.
Rasha, come la chiamerò ora, giovane donna reale o nome di copertura, mi chiedeva aiuto. Le avevo poi spiegato che sarebbe stato troppo difficile, complesso, complicato che mi mettessi io a organizzare una raccolta fondi. Per lei, per chi le stava accanto e dietro, per la causa che anch’io sostenevo.
Quando le ripetei diverse volte che non avrei fatto quanto mi chiedeva, tolse il contatto e smise di farsi viva.
In questi giorni sciagurati, oltre alle tante orribili notizie che giungono, quella della ulteriore recrudescenza dell’opera di annientamento, cancellazione, rimozione, sradicamento del popolo palestinese.
Come della jihad, o di altri fenomeni micidiali incombenti, nei media e pure nei social network, c’è sempre meno attenzione. E questo mostro finisce per decantarsi fino a scomparire dall’attenzione generale.
A dir la verità ho trovato solo due testi da me scritti tre anni fa a proposito.
Una poesia accorata in cui accostavo il ghetto di Varsavia devastato, alla condizione odierna dei palestinesi.
E un brano in cui raccontavo nel 2018 che Gaza esiste ancora!
Non mi viene nient’altro di nuovo da dire, adesso, qui… Anche perché temo che le mie parole finiscano per decantarsi, autocancellarsi, passare inosservate… Come tutte le urla di dolore, disperazione, sofferenza che interlocutori più significativi e noti di me hanno già diffuso…
Aggiungo immagini.
Nanni Omodeo Zorini
וואַרשעווער געטאָ אויפֿשטאַנד
( = RIVOLTA DEL GHETTO DI VARSAVIA)
te la ricordi terra d'israele
l'epoca atroce dell'inferno
quando sfilando e battendo il passo
col tallone di ferro e la svastica
vennero a devastare i ghetti
a caricare donne vecchi uomini bambini
sui carri bestiame per portarli
allo sterminio alla cancellazione totale
la tua vendetta smisurata e feroce
la scateni ora su palestina
e terra di gaza
non può piacere certo al tuo dio
se davvero ce l'hai almeno tu
o provi anche tu a pronunciare
la blasfema bestemmia
che Dio è con te
rubata la terra e i territori
rubata l'acqua
rubata l'aria
stai rubando anche il respiro
a palestina
stai ora massacrando un'altra volta
dei tuoi confratelli non yddish
come quelli che osarono ribellarsi
nel ghetto di Varsavia nel '43
GAZA ESISTE ANCORA! Massacrata e ferita la terra palestinese non può e non deve essere dimenticata!
Troppi pensieri gravi che distraggono. Le beghe per far nascere questo governicchio che cerca di rimediare alle schifezze di quello precedente… Una fiera e caparbia adolescente tira le orecchie a 7 miliardi gli umani disumani che stanno dimenticandosi che la nostra casa comune il pianeta terra è agli sgoccioli… A pochi chilometri da qui in Val d'Aosta un ghiacciaio a Courmayeur sta planando giù a valle e hanno già bloccato una strada per non invadere gli abitati… Da decenni venivano ridicolizzati scienziati e ambientalisti che paventavano questo disastro che ora sta realizzandosi… Despoti e tiranni con o senza il ciuffo giallo in testa cominciano a mostrare la corda… Tonnellate di bombe fanno polvere di interi Stati nel lontano oriente… I bambini sopravvissuti giocano tra le macerie.
Devo e voglio ringraziare qui una utente di FB che mi ha chiesto amicizia da Gaza. E mi fa ritornare in mente il tempo di molti decenni fa quando anche qui da noi nelle manifestazioni politiche o studentesche intonavamo il canto che inneggiava ai fedayn…
Gli eredi sopravvissuti dai lager, hanno avuto il regalo dalle Nazioni Unite un territorio che era di altri. E ora sono diventati uno stato ricco e potente, super armato, e stanno rubando palmo a palmo la terra di Palestina. Mi rammarico e inorridisco a vedere che purtroppo solo il tiranno satrapo sultano Erdogan ricorda questo scempio. Noi intanto ci occupiamo delle idiozie dello sceriffo bestia, delle cretinate che combina lo scout fiorentino, e stiamo a vedere la fine del pianeta… Fra qualche decennio dai ghiacciai smetterà di arrivare anche nel fiume Po almeno il 30% delle acque necessarie.
Ma intanto a Gaza arrestano bambini che lanciano sassi armati di fionde… Io per mia fortuna non credo in un Dio… Altrimenti urlerei di rabbia se lui esistesse e governasse così malamente le sorti degli umani e del pianeta che hanno finora indebitamente e indegnamente abitato!
Verso il tramonto della mia vita guardo costernato il continuo peggioramento di tutto. Ho sempre un briciolo di speranza. E stringo le mani da lontano agli amici e compagni palestinesi e a tutti gli altri che stanno male perché finalmente si sollevino e cambino le sorti!
Grazie, amica compagna Toto Lolo, nella tua lontana e massacrata Gaza, di avermi fatto ricordare del tuo popolo e della tua terra che in tanti in troppi abbiamo dimenticato vergognosamente!
(settembre 2019)
Ermanna Scroppo, Alice Costa e altri 2
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