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lunedì 7 giugno 2021

ARTEMISIA NON ABITA PIÙ QUI

 




ARTEMISIA NON ABITA PIÙ QUI

Anzi, se devo essere sincera almeno una volta, non è mai esistita per davvero… Mah sì… È stato il primo nome che è venuto in mente al mio mentore. (chiamavamo “cretinetti” il mio piccolo gnomo marito ).Identità nascoste. Fasulle. Posticce. Ho sempre celato a tutti i miei segreti sotto la maschera. Ero stata entusiasta della mia conquista: addirittura non credevo di meritare così tanto! E forse era vero. Per gli altri? Una compulsività a ripetere. Cercavo sempre qualcuno di nuovo. Nella rete, in chi incontravo, nel mio peregrinare eternamente insoddisfatto, dovunque. Avevo un mio modello mentale. Visivo. E solo con lui avevo creduto di saziare la mia fame infinita. Da tempo ormai anche il mio barone mi ha lasciato andare alla deriva. Infastidito e un pochino schifato. E non posso certo dargli torto. Ho dovuto accontentarmi di qualche surrogato scadente… Qui sul posto, nel paesello,  a distanza ravvicinata. O avevano già la barbetta oppure glielo consigliavo io. Anche l’ultimo ometto se l’è fatta crescere. Almeno per nascondere la sua faccia da allocco. Ma cosa potevo farci? Per anni c’ero riuscita a traversare la provincia per andare nella tana del mio lupo. Ora diventava pesante. Spostarmi, guidare, andare a dissetarmi… Ho imparato ad accontentarmi. Ero arrivata sull’orlo del baratro. Nessuno come il mio maestro barone mi aveva davvero capita fino in fondo leggendomi nell’anima,  nella carne e nei sensi. Sono quasi contenta che lui mi abbia dimenticata. Almeno conservasse l’immagine che aveva di me i primi tempi!   Assolutamente non posso tollerare e non lo voglio che lui mi consideri come sono ora… Che mi veda così. In questo stato, fisico, esistenziale, di totale distruzione e decadimento. Non mi sono mai piaciuta e voluta bene per davvero. Solo lui mi aveva aiutata a vedermi un po’ meglio.  Ma che fatica…! Continuare a cercare, dovunque, qualche piccolo squallido tiranno da cui farmi maltrattare, prendere, usare.    Don Chisciotte della Mancia si era inventato il nomignolo di Dulcinea.Dulcinea del Toboso . Il suo vero nome : Aldonza, una contadinotta molto "socievole"…   E il mio vero nome? Certo che non lo dico qui… Il cretinetti o il barbetta con la faccia da allocco finché ne avranno il coraggio e saranno di bocca buona si accontenteranno di quello che il destino miserando mi permette di mostrar loro. Perciò, do un addio definitivo a quel nome altisonante con cui il barone mi aveva fatto grazia. E solo per questa volta, qui, ora, mi firmo con quel nome… Vago ricordo del tempo felice nella miseria attuale.

Artemisia (o qualcosa del genere)

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