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domenica 6 giugno 2021

FACCIAMOCI I CONTI IN TASCA.

 FACCIAMOCI I CONTI IN TASCA.

Confesso che sto ancora utilizzando questa piattaforma.
Avevo seguito il consiglio di un’amica qualche decennio fa: poi a fasi alterne ero arrivato addirittura a utilizzarla come luogo preferenziale per pubblicare i miei scritti.
Da troppo tempo, quello che scrivo, che per me e per chi mi legge è importante, è continuamente contaminato da squallide proposte pubblicitarie… Ipocritamente definite con il termine “sponsorizzato”.
Ho cercato, sempre di più, schifato e disturbato, di continuare tappandomi il naso.
Spesso accanto ai miei testi indico il link del mio blog, sul quale riporto gli stessi testi.
Presto farò la scelta definitiva: abbandonerò questo spazio, questo fango, questa palude, che pure ospita notizie e commenti molto più pregevoli dei miei… E inviterò chi ama le cose che scrivo, a seguirmi soltanto sul mio blog… Temo che poche persone di buon gusto lo faranno. Non ho zuccherini per attirare l’attenzione. Sarà una scelta che solo le persone di buon gusto vorranno fare: abbandonare la sequela degli inviti a comprare qualcosa… Quando comparvero le cosiddette TV libere ( = commerciali) decisi di escluderle dal repertorio dei miei canali televisivi.
Mi limiterò, presto certo, a riportare qui solo il link e la schermata iniziale di quanto scrivo nel mio blog. So e immagino che resterò da solo. Ma un vecchio adagio popolare suggeriva: “MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI”.
Circa un mese fa vivevo questa recensione ad un film dedicato all’impresa con la quale era stato inventato il social network FB.
11 maggio 2021- «Mark Zuckerberg. Beh, conosciamo già tutti la storia di come è nato questo mostro miliardario… Il film ce lo racconta e ce lo ripete…
Solo qualche notazione.
Veniva definito quando nasceva, un fenomeno “figo”. Accattivante, che ingolosisce la curiosità pettegola con vari particolari: situazione sentimentale, foto, amicizie e relazioni… E già nei primi anni mentre stava crescendo a dismisura, tassativamente non vendeva prodotti e neppure pubblicità. Intenzionalmente. Suo scopo primario era mettere in relazione più persone possibili. Mentre lo elogiano, i neofiti ridono compiaciuti che ci si possa andare a cercare qualcuno creando dei contatti e delle possibili future relazioni…
A molti di noi è successo di ricevere richieste di contatto finite poi con relazioni… Persone che cercano...
Il divieto della pubblicità e del vendere è venuto meno. Ha raggiunto finalmente il suo obiettivo primario.
Google, Amazon, e Facebook: sono diventate delle reti invasive e totalizzanti.
Le relazioni inutili li possiamo mettere nel cestino.
(Io me ne servo per pubblicare i miei testi.)
Fino a quando non mi stuferò così tanto da buttare nel cestino anche questa abitudine che crea dipendenza… (Il film è una cosetta così così…)»
Nanni Omodeo Zorini
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