scegli argomenti:

martedì 19 giugno 2012

A tavola con Pessoa

A   tavola   con   Pessoa

Ad appuntarsi la vita
su tovaglioli di carta,
tra un antipasto assortito
e gli spaghetti allo scoglio

Tu finalmente sei uscita
dai giorni. Aspetto che tu parta
anche da casa,col benservito
senza saluti scritti su foglio

Lasci le tracce nella mia vita
Su altra carta lasci ferite;
su tovaglioli immacolati
io storie d’altri,tutti inventati

Io che racconto divento un altro
un altro nome,degli altri dati
dentro il narrare sogno la storia
e mi confondo,giù fin in fondo

duca d'abruzzo,conte di malta
invento tutto,faccia di palta,
invento me nel grande sogno
addormentandomi,senza bisogno

scrivere,leggere,fare l'amore
ubriacarsi delle parole
in un onirico gioco verbale;
signor Pessoa,mi passa il sale?

Come fa lei parlo da solo
dico le cose e mi rispondo
narro le vite e mi consolo
scrivo parole di questo mondo

trova ben cotto il gamberone?
acqua e limone per la gran sete,
che certo aiuta la digestione,
affabulati dentro la rete

ricominciando altri parlari,
certo,convenga,si é sempre soli,
soli e perduti in questi mari
nella burrasca e sotto i soli

sulla mia moto scroscia tempesta
lava le storie, in aria sospese,
le mie,le sue, ancora in testa,
grazie, Pessoa, molto cortese

Novara 29.06.09

Nessun commento: