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lunedì 4 giugno 2012

Quanti sassi butterai nel mare,Maria,
con gli occhi ragazzi che cercano
il tuo Manolis, pescatore di pesci ragazzo,
quanti sassi per rubare un'occhiata Maria,
quanti sassi buttati nel mare.

Il mare é pieno d'acqua e di pesci,
le reti sono gialle, i bambini
giocano con gli spruzzi e la sabbia.

Inarchi il nudo magro e lungo, Maria
raccogli i capelli, ti tendi tutta
cercandoti un corpo di donna
troppo acerbo,ancora,troppo acerbo,
e ti brucia negli occhi questo sogno
che giochi,nervosa, questo gioco
che sogni,nervosa,Maria.

Manolis, pescatore di pesci, sorride pigro,
tra  i denti bianchi, principe del mare,
tendendo svogliato le reti, lasciandosi baciare
dai tuoi occhi, cercandoli, pigro,
pescatore di pesci del mare.

Dove andranno di notte le stelle,  Maria,
dove vanno le barche, nel buco immenso
del buio, dove vanno i tuoi sassi, Maria,
dove sono di notte i gabbiani corti, dalle ali
immense, dove vanno i tuoi sassi,
che butti, con occhi che cercano altrove,Maria?

Sulla porta di casa : ride coi denti bianchi,
pescatore di stelle del cielo,
Manolis, principe pigro,
mentre passa e ripassa , Maria,
lanciando ami pungenti di sguardi,
bruciando sogni ragazzi; bruciando
il suo corpo bambino, passa e ripassa Maria.

Povera, dolce Maria, bambina
che vuole essere grande,
che fatica essere donna, che fatica
in un sogno di sole e d'acqua,
che fatica gridare nell'aria con tutto il corpo,
corpo acerbo di bambina, la pazza
euforia di farfalle e fiori d'ibisco
che ti riempie tutta, regalandoti infine
quel corpo che già ti sentivi..

Quanti sassi ha buttato nel mare , Maria,
con gli occhi di bambina che cercano
il suo Manolis, pescatore di pesci ragazzo,
quanti sassi per rubare un'occhiata,Maria,
quanti sassi buttati nel mare!

1980, Kardamena

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