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domenica 8 settembre 2019

VIOLENZA, OMICIDIO, ABUSO NON SONO UN FATTO ESCLUSIVO E PRIVATO DELLA CATEGORIA CHE L'HA SUBITO.
Come il razzismo, l'omofobia, l'abuso minorile e ogni atto di brutalizzazione di qualcuno, riguarda tutta l'umanità!
Pedofilia, turismo sessuale, abuso di minori, annegamento forzoso di migranti, caporalato, mafie di ogni genere, ingiustizie: la ferita viene subita dalla vittima; alla quale viene inferta. MA RIGUARDA TUTTA L'UMANITÀ!
• Per mesi con altre persone abbiamo settimanalmente attivato un flash mob in Piazza del Duomo Milano, contro la xenofobia e gli annegamenti: e NON ERAVAMO MIGRANTI
• Partecipiamo ai gay pride: anche noi ETEROSESSUALIi.
• Combattiamo contro la pedofilia, il turismo sessuale, l'abuso sui minori: e NON SIAMO MINORI.
• Supportiamo in tutti i modi possibili le azioni giudiziarie contro la violenza di genere. E NON SIAMO DONNE.
• Condanniamo con azioni e parole il vilipendio nei confronti di personaggi politici donne, da parte dei fascioleghisti.
[Riporto un brano che scrissi nel 2012 in proposito. E una composizione poetica del 2016.]
FEMMINICIDIO: neologismo corrente o routine criminale e patologica?
«Anno 2012: 124 donne uccise! (dato da "Bollettino di guerra e "Casa delle donne"); in media più di una ogni tre giorni!
Una delle modalità ricorrenti piu abituali, quando l'informazione si degna di raccontarne, è di andare a vedere il contesto più prossimo e le storie personali.
Ma forse non sempre la soluzione di un problema sta solo nel contesto personale e contingente. "Cosa é capitato, chi era lei, chi lui... "
Occorre, forse, operare una ristrutturazione del campo in dimensione prospettica. Provare, cioè, ad effettuare una zoomata all'indietro. Provare ad osservre il panorama più ampio che fa da sfondo a questi eventi criminosi.
Senza voler provare ad operare una analisi sociologica di ampio respiro, provo a buttar giù alcune considerazioni che possano aiutare meglio a focalizzare il mostruoso fenomeno.
Il background, il retroterra culturale: non possiamo dimenticare che fino a tempi molto recenti la donna veniva considerata totalmente priva di anima (dal maggiore soggetto culturale ed etico del tempo la chiesa cristiana cattolica). In Italia solo con la Repubblica e la Costituzione conquista il diritto di voto.
Considerata dalla teologia scolastica fino al Concilio di Trento compreso una derivazione dall'essere umano maschile, doveva parlare poco, accudire la casa e provvedere alla riproduzione della prole.
Intermediaria con il demonio, che aiutava nell'indurre l'uomo in tentazione, se e quando diventava portatrice di competenze curative non riconosciute dalla medicina ufficiale, veniva definita strega e bruciata sul rogo.
Esiste poi un retroterra culturale diffuso, fatto di battute, modi di dire, barzellette.... Che per quanto assolutamente prive di alcun fondamento sono molto radicate nel senso comune.
Oltre ai modi di dire sessuofobi, la donna è ed é stata oggetto di commercio ("tratta" dai paesi poveri con fasulli miraggi di attività occupazionali, per essere utilizzata in attività di prostituzione forzata...), direttamente o mediante l'utilizzo della propria immagine a scopi commerciali e pubblicitari.
Le stesse prestazioni sessuali a pagamento richieste da alcuni tipi di maschi denotano la profonda fragilità e paura che si nutrono nei confronti della donna. Come pure il terrore di essere lasciati dalla propria partner e compagna. Scarsa e troppo bassa immagine del sé, dei mariti e compagni che si sentono mancare il terreno sotto i piedi se e quando vengono abbandonati dalla donna che li ha valorizzati come maschi e fatti sentire sicuri. Archetipo della figura materna!
Il contagio di questo retroterra di svalorizzazione del femminile spesso arriva addirittura alle stesse donne o a loro rappresentanti. Decane e matriarche di clan famigliari propugnano e praticano le mutilazioni genitali femminili; o professano la religione della sottomissione al maschio e della sudditanza.
Il raptus finale di patologia criminale è stato nutrito ed allevato in questo brodo di coltura. Falsamente giustificato come frutto di gelosia, paura del confronto con un rivale sessuale, di passione...
È forse necessario operare una profonda rivoluzione culturale che smantelli questo immondo background; nella scuola e nella formazione a tutti i livelli di età ma non solo.
L'informazione in generale ma anche ogni produzione narrativa o filmica dovrebbero porsi insieme questo obiettivo. Chi fa informazione e formazione insieme ad ogni cittadino dovrebbe farsene carico.
Quello della violenza alle donne e sulle donne non è assolutamente un problema delle donne. È questione che riguarda tutti gli esseri umani senza distinzione di genere.
Come la rimozione di ogni atto di violenza o di sopruso su chi viene ritenuto diverso o debole: donne, bambini, gay, lesbiche, anziani, immigrati, clochard...
Aver paura di chiunque sia diverso, denota la profonda fragilità di chi vive nella propria mente questi incubi di patologica mostruosità di tutto ciò che non è identico a sé o omologabile, spingendolo a inventare un capro espiatorio! » [Novembre 2012]
«FATTI DI CUORE E DI …SILENZIO INFINITO (delitto d'amore? Ma quale?)
Non è successo proprio niente
come tutte le altre volte
fa apposta a cadere così
per farmi sentire in colpa
provo a stare immobile per un po'
che forse magari poi passa
rimango zitta per non farlo arrabbiare ancora
questa volta però è stato davvero forte
tanta scena per niente deve essere scivolata
almeno così per un po' sta zitta
le dicevo di non provocarmi sempre
rimani lì così che neppure ti guardo scema
cosa posso farci se è fatto così
che gli voglio bene lo stesso anche
se lui mi ama troppo troppo davvero
non è cattivo lui perché è natura
BIANCO LENZUOLO DI PELLE CANDIDA DISTESO
MUTO SENZA PIÙ LE PAROLE E I GESTI
COME UNA VALLE AL TRAMONTO DI BRUMA
ATTENDE SOLTANTO IL FLUIRE DEL TEMPO INFINITO

ma che cazzo volete mai voi
circolare fare aria è una cosa nostra tra noi
ci siamo chiariti una volta per tutte
non ho niente da dire che cazzo volete
mi faceva sempre sentire nudo
scoperto fragile solo impotente
e lei la regina del mondo una donna
finalmente sta zitta ma tanto un po' troppo
può darsi che forse poi mi riprendo
e tiro di nuovo il fiato e apro gli occhi
e lo rivedo lui feroce bambino così solo
ma sto bene così immobile non so quanto dura
aspetto che forse qualcosa di nuovo succede
oppure no mi gusto questo sonno così vasto
mi dilato in un tempo solo mio e neppure
fa più male la botta che ho preso proprio qui
questa volta l'avrà capita davvero per sempre
mica potevo ancora di nuovo ogni volta
sentirmi una merda aver torto urlare
menare le mani provare a sentirmi più forte di lei
di una donna che sa denudare e aprire le ferite
di un bambino spaventato che però la ama tanto
fin troppo magari fin troppo davvero
che stia ferma così zitta anche se mi spaventa ora
NON È SUCCESSO NIENTE PROPRIO NIENTE UNA COSA PRIVATA
COME SEMPRE CAPITA DENTRO LA SCATOLA CHIUSA DELLA CASA
TEMPIO SACRO DI VISSUTI MALATI E ODORE DI MINESTRA CALDA
IL TEMPO STANCO SMETTE DI BATTERE
TUTTO RIMANE IMMOBILE PER SEMPRE
FINITA LA TEMPESTA
CALA IL SIPARIO
MISERERE»

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