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venerdì 19 novembre 2021

SERVIZIO PUBBLICO...?

 SERVIZIO PUBBLICO?

Il pensionato di Novara, non molto diversamente dalla casalinga di Voghera introdotta da Umberto Eco, talvolta esprime il proprio punto di vista.
Sono state le “stazioni di posta” per il cambio cavalli di molti secoli addietro, alle corriere postali, a lasciare questo nome. Finalità e scopo: permettere a vari soggetti all’interno di un territorio di scambiare messaggi, comunicazioni o altro. Prima che se ne assumesse il compito lo Stato, solo chi poteva permettersi un corriere riusciva a farlo. Gli Stati nazionali, consideratane la grande importanza e rilevanza ne vollero gestire il monopolio. Il servizio veniva fatto pagare gli utenti attraverso l’acquisto dei francobolli.
Quelle italiane hanno deciso di trasformarsi in ente privato in concorrenza con altri. Ci capita spesso di ricevere “corrieri” che ci consegnano qualcosa. Alcuni di questi servizi addirittura stupiscono e meravigliano per la estrema velocità ed efficienza. A fronte di sistemi rigidissimi nei confronti degli operatori: purtroppo spesso sfruttati al massimo.
Ieri volevo mandare a congiunti alcuni miei libri di anni fa e mi sono servito del servizio delle Poste italiane. Un operatore dell’ufficio, in pausa sigaretta, ha attaccato bottone… Elogiando la sua parrocchia/organizzazione. E spiegando a me e ad altri utenti in coda che per quanto si chiamino ancora “Poste italiane” erogano un servizio privato in concorrenza. Peccato, che perdano la loro concorrenzialità proprio dal punto di vista della efficacia. Dal momento della privatizzazione di diversi anni or sono, in molti uffici postali sono comparse vetrinette che offrivano in vendita: libri, CD, e altra paccottiglia assolutamente non inerente alle finalità prioritarie.
Tra i soggetti erogatori dello “SPEED” ( =Sistema Pubblico Identità Digitale) compare anche Poste italiane. Che informa da qualche tempo che per erogare il servizio si farà pagare una tariffa.
Sono da ritenere SERVIZI PUBBLICI quelli che offrono prestazioni per il benessere collettivo: e vi provvede direttamente lo stato attraverso la propria pubblica amministrazione, oppure dandoli in concessione a privati.
Sanità, istruzione e altri servizi ci illustrano esempi paralleli. Accanto e a fianco delle strutture sanitarie pubbliche e delle scuole pubbliche, ne esistono altre private. Che riescono a essere competitive nei confronti delle cugine statali, soprattutto per norme di favore e per il trattamento economico del personale.
Ora torno ai miei libri. A poca distanza dalla mia abitazione c’è un ufficio postale. Che svolge anche compiti relativi a pagamenti. Ci sono andato per pagare la TARI. E ho effettuato la spedizione dei miei libri.
L’operatore postale, in pausa sigaretta, criticava me e gli altri utenti: avremmo dovuto essere tolleranti e rispettare i loro tempi (anche, naturalmente, quelli dedicati all’aspirazione del fumo…)
Credo che i dipendenti delle agenzie private di corrieri, non abbiano certo a disposizione tempi per fumare la sigaretta, mangiare un panino, o altro… Purtroppo per loro e per la limitata umanità del loro servizio.
Quando sono stato direttore didattico ho avuto anche il compito di "controllare e sorvegliare" le scuole private di mia competenza. Classi numerosissime. Aule stracolme. Metodologie e didattiche non sempre all’altezza.
Venne poi concessa una “parificazione”: purché si adeguassero a determinati parametri, avrebbero avuto il "finanziamento pubblico statale". Come le scuole statali!
Operazione analoga è stata compiuta nella sanità lombarda. E naturalmente anche in quella nostra piemontese. Maggiori erogazioni, quindi, a strutture sanitarie o scolastiche private, sottratte, naturalmente, al servizio statale.
Per ritirare l’esito di una tomografia assiale computerizzata, TAC, la sanità pubblica statale, Ospedale Maggiore, vengono utilizzati degli apparati robotici. Esibendo a un lettore ottico la scheda sanitaria e il codice della prenotazione dell’esame, la “macchina” butta fuori dalla sua bocca il referto.
Quanto costano, tali apparecchiature? Esse sono UTILIZZABILI UN’ORA SOLA AL GIORNO: non ne vedo la maggiore efficienza… Con i costi di tali marchingegni robotici, a quante persone ed esseri umani e per quante ore o giorni o mesi sarebbe stato possibile garantire retribuzione e stipendio?
Talvolta non esiste un luogo o uno spazio in cui gli utenti (cioè quelli a come me e altri, che essendo contributori, sono perciò da "equiparare ad azionisti dell’impresa") possano esprimere valutazioni e pareri? Diversi mesi or sono dovevo esser sottoposto a un esame di “risonanza magnetica”. E mi era stata prescritta con "ESTREMA URGENZA" da un neurologo. Dipendente pubblico della stessa struttura sanitaria pubblica: Ospedale maggiore.
Mi fu detto in tale occasione che il servizio di tale analisi era andato direttamente in gestione a una struttura privata all’interno dell’ospedale. Il mio esame avvenne circa un mese dopo! Attraverso uffici legali e giuridici di associazione consumatori, nonché presso altri organismi di tutela del malato, presentai rimostranze.
Per mia fortuna, almeno per il momento, tale ritardo non ha comportato a me danni ulteriori.
Ha ancora significato, valenza, e grande opportunità che i servizi davvero essenziali vengano gestiti in proprio dall’amministrazione pubblica, cioè dallo Stato? Ed è possibile con adeguati criteri legittimi verificarne e misurarne: competenza, efficacia, risultati ed esiti raggiunti?
Alcuni decenni or sono, nell’ambito dei miei lavori di studio gruppo con colleghi molto competenti, ho avuto modo di affrontare tale tematica… Esiste nel mondo una ricchissima letteratura in materia… E se esiste, può essere studiata, e conseguentemente applicata nel mondo dell’istruzione, è molto probabile che ciò possa avvenire anche per gli altri servizi essenziali. Assolutamente pubblici!
I cosiddetti “totem”, all’interno delle strutture sanitarie, sono più o meno efficienti di operatori umani?
La casalinga di Voghera, tramutatasi in pensionato di Novara, in carenza di uno spazio e di un luogo adeguato in cui affrontare queste problematiche, utilizza questo luogo FB, per lanciare questa e altre tematiche di discussione.
Sempre che ci sia chi vuole raccoglierla e continuarla.
Nanni Omodeo Zorini
Ermanna Scroppo e Cinzia Spiniello
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