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sabato 28 marzo 2020

GUARDATA DAL DI FUORI


GUARDATA DAL DI FUORI
(la catastrofe pandemica…)
L'apparato para neuronale stava riattivandosi. Lo stato di larvale ibernazione continuava a dare effetti di intontimento. Era tutto previsto. Non era la prima volta.
Avrebbe dovuto aspettare ancora 17 decibel di clessidra. Tutto il tempo per effettuare le ultime circonvoluzioni intorno alla palla rotonda sua destinazione.
Ne approfittò anche per riesaminare il materiale visivo e sonoro accumulato.
L'azzurra sfera irregolare subì una zoomata mostrando particolari.
I bipedi che stavano sul terzo pianeta definito "E" dagli astronomi locali, si mostravano in rapidi flash nella situazione che avevano recentemente vissuto.
Immensi formicai brulicanti di figure colorate in rapido movimento riempivano ampi spazi. Vie di comunicazione. Spesso si spostavano alloggiati in abitacoli semoventi striscianti al suolo, su altri galleggianti nell'atmosfera o nel liquido azzurro delle acque.
In rapida successione il crono/tempo mostrava piazze e strade deserte.
Costruzioni grandiose, trasparenti elevate verso l'alto.
O agglomerati fatiscenti impiantati su lacune di fango.
I primi piani di quegli esseri mostravano la parte anteriore del loro capo protetta da involucri di vario aspetto e colore. Certamente a cercare almeno di proteggere gli apparati respiratori per introdurre nei loro corpi l'ossigeno essenziale.
0,45 decibel di clessidra prima era giunto il loro disperato messaggio di aiuto alle galassie.
Tutto comprensibile.
I traduttori simultanei avevano senza fatica raccontato la sciagura che colpiva palla azzurra, al terzo posto di distanza dalla stella intorno alla quale ruotava.
La traslitterazione che all'inizio risultava nebulosa e confusa, finì per descrivere l'immensa sciagura e catastrofe …!
Qualche millennio aveva permesso ai bipedi azioni abnormi.
La ricerca di sostanze nutritizie e materiali strumentali aveva finito per degenerare.
I non umani, vegetali sostentati autonomamente trasformando sostanze con l'utilizzo della luce della stella solare, per via di fotosintesi clorofilliana, stavano scomparendo…
E i non umani grandi e piccoli che nelle acque e sul suolo si divoravano tra loro o divorando vegetali…alcune specie già da millenni si erano estinte.
L'equilibrio del terzo pianeta era andato sempre più incrinandosi.
Umani supponenti, ambiziosi e feroci, oltre a devastare, avevano accumulato inutili immensi patrimoni di beni vitali conservati con strumenti mostruosi di aggressione degli altri.
Vegetali e viventi stavano per estinguersi.
Periodicamente microscopici viventi prendevano il sopravvento.
Diffondendosi rapidamente e portando fine alla vita degli altri umani e animali.
Pestilenziali epidemie.
Risolte dapprima con preghiere e sacrifici offerti a magiche divinità mai viste.
Poi addestrando altri microrganismi come soldati di battaglia. Mescolando sostanze tra loro nei mortai delle farmacie, o in laboratori sofisticati.
Spesso con deleterie conseguenze e nuovi irreversibili malanni.
L'aut aut aveva invaso anche la galassia, questa volta.
Il tono di allarme era talmente elevato, assordante e urgente.
Il minuscolo demone, della categoria dei virus, non era in grado di riprodursi da se stesso.
Doveva necessariamente entrare in corpi estranei. Occupando le cellule minuscole dei viventi.
E lo spavento era determinato dal fatto che pur provenendo il diabolico virus dal mondo animale, colpiva solo gli umani…
Immense masse di ghiaccio agli apici dei poli del terzo pianeta da tempo avevano cominciato a sciogliersi.
Oltre che la vita anche la temperatura e il clima stavano collassando.
L'ultimo devastatore minuscolo e terribile pareva quasi un castigo che lo stesso terzo pianeta imponesse ai suoi carnefici dell'umanità.
Non potendosi logicamente attribuire a magiche potenze divine tale azione nefasta di giustizia tardiva.
Per un tempo indeterminato, con le lungaggini procedurali che il potere imponeva, venne sempre più vietato agli umani di avvicinarsi gli uni agli altri.
Il mostriciattolo malefico viaggiava sul fiato emesso col respiro umido da chi ne era stato invaso.
Di qui l'obbligo di non avvicinarsi, di indossare le buffe mascherine, mentre falcidiati dallo stesso morbo gli specialisti della cura medica smettevano di vivere pur essi contagiati.
Le varie parti del pianeta avevano avuto tempi diversissimi per rendersi conto dell'imminente pericolo. Anche dopo che venne definito come epidemia totale, cioè pandemia.
Intere zone disagiate vennero contaminate e devastate.
Intere fasce di popolazione più povera o svantaggiata, pure.
Chi fuggiva da una terra inospitale cercando rifugio in altre più ricche…
Chi aveva rinunciato volentieri o nolente a stare al gioco del sistema dominante, vivendo di espedienti e dormendo sotto i ponti…
Chi stava recluso nelle carceri in attesa di venire processato, quasi sempre innocente…
Chi stava nei luoghi di cura o di assistenza per i più anziani di età…
Una vera ecatombe.
Mentre il modulo spaziale si accingeva a compiere le ultime evoluzioni prima di accostarsi al suolo, la mente pensante che lo guidava e conduceva, ebbe modo di riflettere.
«Avrebbero ripreso ad accumulare inutili beni e ricchezze?
Avrebbero continuato i più potenti benestanti a sfruttare i disgraziati?
Avrebbero tutti insieme continuato a devastare risorse, fonti di energia fossile accumulata, a produrre armi per uccidere altri simili, ad appropriarsi di vite, di persone, di territori, rendendo schiavi gli altri?
Essendo esseri a riproduzione sessuata, quelli del sesso dominante e più brutale avrebbero continuato a schiavizzare il sesso più debole, più tenero, ma l'unico adatto per ricreare la vita con la riproduzione?»
La mente pensante si accinse alle ultime manovre.
E provò ad immaginare lo scenario che avrebbe visto.
Sentito.
Percepito.
Colto.
Per propria fortuna non disponeva di un corpo di carne e sangue come gli umani.
Non correva alcun rischio uscendo dall'abitacolo ad osservare e a comunicare.
Aveva comunque in mente quanto aveva elaborato in proprio quando era partito.
E quanto la comunità che lo aveva inviato gli aveva caldamente raccomandato…!
Ma lo avrebbero ascoltato?
O avrebbero continuato a ingozzarsi di quel che rimaneva del loro pianeta?
E a scannarsi nella inutile allucinante interminabile ricerca di potere?
Mandò un messaggio mentale alle menti pensanti che lo avevano scelto come messaggero.
Ne ricevette conferma.
Ed entrò nella dimensione terrestre…!

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