scegli argomenti:

domenica 8 marzo 2020


Nanni Omodeo Zorini
La recentissima normativa governativa rende OMOGENEO l'approccio in tutto il paese rispetto a questa pandemia.
Punti fermi:
• Evitare di entrare o uscire in questi territori, tranne lavoro e salute
• con temperatura corporea 37,5 gradi: autoisolamento a casa e limitare al massimo i "contatti" sociali.
• Quarantena: vietato uscire di casa per chi è sottoposto alla quarantena o è positivo al virus.
• CHIUSE palestre, piscine, centri benessere e impianti sciistici; eventi e competizioni sportive; cinema, teatri, pub, discoteche, sale bingo; scuole e università; musei chiusi; sospese cerimonie e funerali; ristoranti e bar orari previsti; negozi aperti solo a un metro di distanza ; chiusi centri commerciali e mercati nelle giornate festive e prefestive
Aperti alimentari, farmacie e parafarmacie
"...Nei secoli, è stata tante volte l’Europa a portare il contagio …: la colonizzazione delle Americhe ha portato epidemie di vaiolo (1518, 1521, 1525, 1558, 1589), tifo (1546), influenza (1558), difterite (1614) e morbillo (1618). SI STIMA CHE IL 95 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE INDIGENA SIA RIMASTA UCCISA. In Australia, la colonizzazione ha portato vaiolo, sifilide, tubercolosi, influenza e morbillo tra le popolazioni aborigene, che ne sono rimaste decimate. E ancora: nei secoli, l’Europa stessa è stata devastata da peste, colera, vaiolo e tifo.
Se oggi le cose vanno meglio, è perché in buona parte del mondo sono migliorate l’alimentazione e l’igiene. E perché ci sono i vaccini. …
IL CORONAVIRUS CI PREOCCUPA COSÌ TANTO PERCHÉ PER ADESSO NON C’È UN VACCINO MA, PER DIRE, È MENO CONTAGIOSO DEL MORBILLO.
Qui in Italia abbiamo avuto una epidemia di morbillo appena un paio d’anni fa, ma non ricordo di aver visto nessuno andare in giro con la mascherina. Nel 2018, nel mondo e soprattutto nei paesi in via di sviluppo, il morbillo ha ucciso più di 140mila persone (dato Organizzazione mondiale della sanità).
Disinformazioni virali
Il contagio da notizie false, infondate o fuori misura è sommamente pericoloso. Già nel 2018 uno studio del Mit ha dimostrato che LE NOTIZIE FALSE SI DIFFONDONO PIÙ VELOCEMENTE, PIÙ AMPIAMENTE E PIÙ IN PROFONDITÀ DI QUELLE VERE.
…una notizia falsa ha il 70 per cento di probabilità in più di essere ritwittata di una vera.
Scrive il Sole 24Ore: “Nel contesto delle malattie infettive, come si è visto anche in Congo con ebola, le FALSE INFORMAZIONI SI DIFFONDONO RAPIDAMENTE ATTRAVERSO I SOCIAL, AUMENTANDO I RISCHI DI TRASMISSIONE E RENDENDO INEFFICACI LE MISURE DI PREVENZIONE. LE DISINFORMAZIONI VIRALI SARANNO IN FUTURO UNA MINACCIA NEL CAUSARE EPIDEMIE”.
Ora all’Oms tocca anche contrastare l’infodemia : l’eccesso di informazione su un problema che rende più difficile la soluzione del problema...."

Nessun commento: