Era stato proprio nel cuore della notte che se ne
era accorta.
Non si svegliava
quasi mai durante il sonno. E pure quella volta…!
Il sogno dal quale
era uscita abbastanza a malincuore, aveva situazioni strane, magari addirittura
tra loro contraddittorie.
Si trovava sul
bordo del lago sotto il verde frondoso di grossi alberi.
Grondava ancora
acqua e il costume era umido. Accanto a lei c'era il suo lui. Ne sentiva la
presenza immensa. E sentiva le sue parole come una musica di bordone di
violoncello, oboe, cornamusa…
Dopo averla
lasciata raccontare per un po' della propria infanzia, del proprio passato di
ragazze e di donna, aveva preso l'appiglio e si era messo a raccontare lui.
Le sue vicende e
avventure erano infinite. Ogni volta c’era da perdersi nell'ascolto.
Poi all'improvviso,
si era accorta che si trovava immersa nell'acqua azzurro verde e nuotava
nuotava nuotava… E non era sola. Sentiva gli spruzzi che lui mandava accanto a
lei e il suo respiro ogni volta che levava il capo dall'acqua…
Poi era seduta su
un vaporetto di Venezia e guardava fuori con aria assorta.
Poi, poi, poi…
La situazione
continuava a mutare.
In certi momenti le
sembrava addirittura, con un certo scoramento, di trovarsi da sola nei nuovi
luoghi. La presenza di lui si era trasferita direttamente nella sua mente. Nella
sua carne. Nei suoi sensi…
La sentiva, la
gustava, ma non riusciva a trovarla accanto a sé.
Ed era stato in uno
di quei momenti, mentre le sembrava di essere da sola, oppure dopo qualche
istante quando si sentiva accanto a lui, che all'improvviso…
Quel soffio di
vento…!
Non era un soffio
come gli altri.
Recava l'odore
dell'erba tagliata di fresco a maggio o giugno.
Effluvi odorosi di
eucalipto, di mugolio e di abete.
Con un vago
retrogusto odoroso che le ricordava il fumo dell'incenso, del sandalo, e del
tabacco della pipa di lui…
Tenne gli occhi
chiusi. Serrati.
Voleva rientrare
nel torpore del sonno.
Riaddentrarsi di nuovo nei meandri onirici.
Ma c'era quel
soffio profumato, odoroso e intenso.
Alla fine ci
riuscì.
E la scena era di
nuovo mutata.
Era lì dove si
trovava ora, nel suo grande letto. La penombra la coccolava e la avvolgeva come
un mantello. Il soffio le aveva fatto un regalo.
Accanto a sé, sotto
il piumone, allungando la mano, sentii la sua presenza.
Al tocco di lei
risposero le mani sue.
E anziché dalle
onde del lago, venne sfiorata dal caldo morbido di quelle mani.
Si sentì esplorata tutta. Non era più la sua voce
o quel soffio aromatico soltanto che la carezzava intimamente anima e corpo.
Senza aprire gli
occhi entrò in quella nuova dimensione.
Doveva aver
dimenticato di indossare il pigiama.
O la tuta.
Oppure era
l'effetto magico del soffio…
Le mani stavano
suonando la superficie del suo corpo facendola vibrare tutta come un'arpa. Poi
alle mani si aggiunse il suo fiato caldo. Le labbra e la lingua.
Poi il vibrare si
fece all'unisono.
Il lago, il
vaporetto, tutto il resto che c'era stato prima aveva lasciato il posto a quel
volo intenso di sensazioni, vibrazioni, emozioni.
Quando il mattino
si svegliò definitivamente, si stropicciò gli occhi.
Sotto il piumone si
accorse che aveva dormito senza nulla indosso.
Il suo corpo era
ancora tremante intensamente e umido dell'esperienza notturna.
Infilò la
vestaglia.
Scese a prepararsi
un te con le fette biscottate in cucina.
Mentre la tazza si
scaldava nel microonde, si rese conto della bellezza estrema che può regalare
il desiderio della persona amata.
Era certa che lui
non avesse dormito per davvero accanto a lei quella notte.
Eppure…!
Come tutte le sere
quando le aveva dato la buona notte, lui le aveva detto e chiesto:
"… Vuoi gioia mia farmi un po' di posto,
che come tutte le sere vengo a dormire mentalmente accanto a te anche
stasera…?"
E come sempre lei
aveva risposto:
"… Si… Certo…
Vieni amoremio…"
Mentre intingeva le
fette biscottate nel the, pensò che fra due o tre giorni, fuori del sogno ma
nella realtà avrebbe rivissuto quell'esperienza che ora era stata solamente il
soffio di un vento…
Prese il telefonino
cellulare e scrisse:
"certo,
aspettami, ancora qualche giorno e verrò, come sempre…
Ho bisogno di
vivere, e tu sei la mia vita, il mio respiro…
SEI IL MIO SOFFIO DI
VITA…"
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