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venerdì 10 luglio 2020

APERTA VALLATA FEMMININA

APERTA VALLATA FEMMININA

e si era fermato di costa alla collina
ben retto sull'arcione i piedi puntati nelle staffe
e continuava a scrutare la vallata
spalancata come un mare o un cielo
aperta per essere percorsa visitata e goduta
ed era un corpo di donna che regalava
il vezzo goloso e attraente agli occhi golosi
del vetusto barone cavaliere

e l'aria si era fermata in sur-place
e il tempo si era preso una pausa nel suo ticchettio
e i granelli impalpabili di sabbia rimasti a mezz'aria
e pure il fiato trattenuto in apnea
e le parole e i sintagmi e di significati sospesi
soffioni galleggianti quasi immoti
lasciata l'amara radice sapiente del dente di leone

tutta la vallata nuda attendeva il vento possente
che l'avrebbe percorsa inebriata e fatta vibrare
il destriero soffiava dalle froge il suo vapore
gli zoccoli saldi già pronti alla quiete
e la mano antica si poggiava sul pomo della sella
per far scendere a terra lo stivale baronale
per i lenti passi misurati a stento trattenuti
al cammino nel femminino assoluto

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