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domenica 12 luglio 2020

VIAGGIARE-allusioni

VIAGGIARE-allusioni

Certo.
Non mi perderò in particolari.
Però voglio rispondere alla tua domanda. Quella rituale di questi tempi di luglio.
«E… le vacanze…!?»
Comincio subito e lo farò continuamente con con ripetute omissioni .
Le attese ricorrenti. Le code ripetute.
Tutto tempo guadagnato per guardare in giro…
… Sul molo furgoncini e carretti. Gruppi con borse e pacchi legati.
Il tempo di scendere varcato il ponticello traballante.
Tutto è sprofondato verso l'alto… Quasi ad annegare galleggiando nell'azzurro intenso.…
… Una giovane donna del Nord dai capelli chiarissimi come gli occhi celesti. Due file di poltrone più avanti. Mi ha più volte rivolto lo sguardo…
… Percorrendo le spiagge infinite, di sabbia finissima leccata da un'onda risciacquo…
I passi che ci sprofondano. Il dardeggiare infuocato su ogni lembo di pelle. Senza risparmiarne nessuno. Spavaldamente nudi. Pudicamente senza nulla addosso.…
L'odore amaro e confortante dello sfrigolare di immensi pesci sulla graticola.
Candele e lanterne. Vino ghiacciato...

… Intenso profumo di salsedine. E della citronella per tenere lontani gli insetti. Le braccia e le spalle ancora rapprese di quella patina del sole seccato dopo l'ultima immersione... Altri mari. Altre imbarcazioni. Altri volti. Altri accenti e parlate… Altri sguardi fugaci regalati, ricevuti, gustati… Altre terre…

… E quelle altre distese infinite di sabbia fredda, e i cespugli verdi arrampicati sulle dune. Stormi di uccelli a cercare oasi rifugio nelle pozze salate… Le scarpe in mano. A tastare con i piedi il duro sporgente di frammenti di conchiglie...

… L'aeroporto come un'astronave. Flautante parole aliene miste a messaggi suadenti, incomprensibili purtroppo… Gli schermi coi numeri, le ore, i luoghi… Le navette che portano dovunque... Anonime camere d'albergo. Omologate. Seriali. Tutte fatte in fotocopia...

… Il rombo asmatico del diesel per divorare i nuovi chilometri sul nastro grigio asfaltato… Cibo consumato quasi in piedi. Poi c'è da vuotare la toilette… Appena conquistata una piazzola dove restare sedentari qualche giorno... Boccate di pipa voraci.
Occhi impastati di sonno…

… Il grosso scooter nella pancia della balena ansimante... E poi altre nuove intense sferzate di vento di sole e d'azzurro… Sul bordo del pontile i gomiti appoggiati alla balaustra di metallo lucente... La scia di spuma bianca lasciata alle spalle… Rituali delfini che saltano al largo… Il blu gelato dell'acqua per un po' di ristoro dal sole radioso...

… Essere dovunque e contemporaneamente in nessun posto… Starsene con se stessi. Essere propri compagni di viaggio. Per avere poi gli incontri previsti, programmati, desiderabili e trasgressivi… O per cercarne di nuovi…

Lo so. Ti ho dato solo impressioni fuggevoli. Incompiute. Però, non puoi negarlo, ho portato anche te in questa vacanza nel dovunque.
Un giorno di questi, lo sai, te l'ho detto, partirò di nuovo sulle mie due ruote. Verso il fresco pungente delle mie vallate. Per bere l'acqua ghiacciata alle fontanelle. Col suo gusto di neve. Sbocconcellando pane ossolano condito. E fette di toma saporita.
Il viaggio sarà nella testa. Come quelli che ti ho buttato lì alla rinfusa più sopra.
Ogni macchia bianca nel verde fitto delle vallate, avrà un richiamo. Oppure un rimando. E il viaggio continuerà nella testa. Nelle parole da raccontare coi ricordi. E le brezze di altri luoghi lontani nel tempo e nello spazio, rinfrescheranno mentalmente la calura.
Vacanze …
Per l’appumto…

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