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sabato 14 agosto 2021

ESTOTE PARATI

 “ESTOTE PARATI…”

I festaioli da movida, gli sprovveduti che hanno già comprato il biciclettino elettrico, senza targa e senza luci visibili davvero, quelli che dicono “che loro… non ci risultano” e negano lo sfacelo e le brutture dilaganti… preferiscono far finta che tutto vada avanti sempre come prima. Picchiano e maltrattano la moglie; tradiscono il marito con l’idraulico o col vicino di casa; “non tengono il vino, ma tengono il Milan…”
Insomma, molti, moltissimi e moltissime, troppi, continuano a far finta “che tutto va bene”… Come ripetono le traduzioni cretinette e i doppiaggi dei film in streaming… Invasione degli ultracorpi; asteroidi pronti a distruggere la Terra; sesta devastante guerra mondiale… Ma col sorriso scemo ripetono: “… Tutto va bene…”
MA NO CHE NON VA BENE UN CAZZO!
Fino a 20 30 e 50 anni, si può far finta che sia così. Arrivano gli albanesi… Arrivano le donne seviziate fuggite incinte dall’Africa… Arriva il Covid mortale e si fa finta sia una influenza... E bevendo un Campari si può continuare a borbottare: tanto la vita continua…
Contando a spanne, e assumendo per ipotesi come data d’inizio del calcolo la civiltà dai Sumeri, 3800 avanti Cristo, ci sono state poco più o poco meno 200 generazioni…
Pochissime, una robetta… Distribuita in circa 6000 anni…
Ma davanti al bar, senza mascherina, appoggiato il biciclettino elettrico all’ombrellone, con in mano il calice dell’aperitivo alcolico, si può essere così sciocchi e ingenui da far finta che “quei noi lì”, credono di essere tutto il mondo degli umani…
E ridacchiando scemo, possono borbottare: “… Tutto va bene…”
Intanto da tutte le parti del globo c’è uno stillicidio… E nessuno se l’aspettava… O almeno solo pochi… Nessuno ci pensa per davvero. Se la formica nera viene calpestata da una scarpa di passante, il formicaio va avanti come prima. E con le antennine possono dirsi, loro sì: “tutto va bene, madama la marchesa…(formica)”
E non è masochistico invece, ma solo realistico, e neppure ascetico da trappisti, rifletterci ogni tanto. Prefigurarsi e prevedere. Prima o poi ci tocca essere disattivati.
Aperol , movida o apericena in ballo: senza terrore o miserere che tengano, aspettarselo.
Essere preparati. “ESTOTE PARATI” ricordarsene laicamente.
(evitando quelle espressioni stucchevoli come “passare a miglior vita”… Ma che miglior vita,....PEGGIORE , visto che quella che abbiamo adesso è l’unica possibile)
Continuando però a fare tutto il resto. Magari cercando di rallentare, limitare o annullare la distruzione di tutto il contorno esterno.
Dolcemente, con calma, restando “compos sui”, elaborare il lutto preventivamente… Ma senza fare la pubblicità involontaria alle imprese funebri. Neanche a quelle simpatiche come TAFFO. Sapere che non tutto dura. Ci resteremo meno allibiti, incazzati quando dovesse capitare, come capita, agli altri (eh già, comodo il pensare sempre che capita agli altri prima…), e anche quando capiterà a noi. se faremo in tempo a rendercene conto…
Suggerisco agli sguardi e alle smorfie scazzate e disgustate per le mie parole: mai provato a curiosare nelle culture e nelle filosofie orientali?
Ma intanto, continuiamo a preparare il risotto con funghi; a vuotare la lavastoviglie; a rispondere ai messaggi e alle telefonate delle donne che amiamo; e quando capita, ben volentieri, a farci l’amore!
(Ahhh, lo aggiungo qui di sfuggita… Ieri è mancato all’elenco dei viventi, l’ottimo Dottor Gino Strada… Si, quello che aggiustava i corpi di bambini e donne massacrati dalle bombe della nostra civiltà europea e americana. Ci siamo rimasti così; stupiti; dispiaciuti; e abbiamo cercato di non dire: “ok, tutto va bene…”
Per lui non c’eravamo preparati… Pensiamoci senza andare in panico, per tutti gli altri… Noi compresi…)
Nanni Omodeo Zorini
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