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martedì 15 marzo 2022

 [Nefele = Eco] “… Eh, sì… nella vostra storia di umani diverse volte ho trovato questi «corsi e ricorsi»… inspiegabili lunghi periodi senza sconquassi eclatanti. Qua e là, striscianti, subdoli, ma non meno brutali, scoppiavano locali cancrene… Rigurgiti etnici, religiosi, che vittimizzavano interi territori e popoli. Di recente, spesso, nei focolai dove restavano braci incombuste, a soffi di casuali brezze, tornava a ergersi il mostro della fiamma. Spesso erano stati residui irrisolti dei «socialismi reali». Come presso gli slavi. O per rivalsa teutonica ai fallimenti del primo conflitto mondiale.

L’immenso paese, organizzato in soviet, recitava la parte dell’erede della rivoluzione di ottobre. Tecno/burocrati, teste d’uovo, temporanei locali ducetti, gerarchi assoluti coi baffi, facevano controllare e spiare le “vite degli altri”. Tra un piano quinquennale e l’altro. E saltava fuori di nuovo desiderio compulsivo di dominio assoluto. Qualche mente malefica e distorta guadagnava terreno.
Nel cassetto il deterrente nucleare, sufficiente per distruggere l’intero pianeta migliaia di volte.
Il guizzo della fiamma non più celato si mostrava nella terra degli zar, giù giù dal Cremlino.
Nella vostra storia di umani, il lume del senno obnubilato troppe volte. Sul suo taccuino, squilibrato e insieme estremamente lucido, Vladimir truce e terribile, si era segnato le tappe e le tracce del percorso.
L’intero pianeta rimase settimane trattenendo il respiro. Campo di addestramento era stato il terreno siriano raso al suolo.
Non essendoci un vero Dio onnipotente super partes, dalle stanze dei bottoni trattenevano le dita lontano dai pulsanti micidiali.
Vi sto guardando, tutti, angosciati o distratti i più.
La vita e il respiro del vostro pianeta ormai al collasso…
E io, noi, aeree essenze mentali senza corpo, che esistiamo perché da voi soltanto pensate, attoniti…!
E tu, scrivi, guardi, pensi, attendi che le Parche con le forbici funebri alla fine taglino il filo.
Non posso aiutarvi, sai… Ologramma, androide, digitale eterea presenza.
Siete solo voi, umani o umanoidi che siate, io penso soltanto, vedo, parlo o rimango muta per ora o per sempre.
“…starò ad ammirarti fino al tuo appassire. “Ammirazione ” (Haiku Tanka di Yamabe no Akahito).”
Ma, ti prego, vi prego tutti, cercate di riprendere e di non appassire nel nulla del gorgo finale…
(Eco-Nefele. Così mi scrive galleggiando nella mente e nel nulla che è tutto…!)
Nanni Omodeo Zorini
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