INCONTRI

 

Eugenio Azari

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INCONTRI

No. Mi fa sorridere la fortuita coincidenza casuale. Lei mi onora, invece, mostrando di leggere i miei testi. La ringrazio di avermi indirettamente contattato per interposta persona in via riservata. Ma dato che io non la conosco assolutamente, voglio ora soltanto tranquillizzarla.

Meglio che niente, anche gli ingenui e sempliciotti versi in rima, sono una manifestazione e una forma, per così dire, culturale. Continui. Ci mancherebbe altro!

Chi la conosce, certo un po’ meglio di me, mi ha descritto la sua amarezza per le sue vicissitudini.

Sia prudente però. Non solo nella guida. Apprezzo la sua passione per le boscaglie invernali che lei va a gironzolare. Con le sue istantanee abbastanza gradevoli. Prudente per i sentieri bagnati e viscidi ricolmi di foglie fradice. Soprattutto percorrendoli con il suo ciclo elettrico. Nei tracciati che il grande fratello racconta nel Web.

Ama le rime. Ma bravo allora. I boschi delle frazioni vicine. Ed è sensibile ovviamente agli sguardi che riceve e che gradisce. Ha fatto bene a confidare di essersi riconosciuto nelle mie descrizioni. Confidenza che mi è stata raccontata.

La somiglianza e assolutamente casuale. Estemporanea.

Non la conosco. Se non per interposta persona. No: stia tranquillo. La sua modesta attività di addestratore di apprendisti, la ritengo comunque significativa e valida.

Come pure il suo percorso di formazione. Meglio che niente, si figuri…

Certo sa che chi mi informa non può più venire per quelle stradette. Non solo per il controllo coniugale. È nell’impossibilità e impedimento in assoluto, almeno per ora. Ammira, solo con un po’ di fastidio e imbarazzo, la sua aria ridanciana da osteria. Costretta ad accontentarsi, di ricevere attenzioni anche da persone semplici e modeste come lei.

Non me ne voglia se per caso, negli scritti che pubblico qui, qualche figura o persona assomiglia a qualcun altra. Lei si è riconosciuto in questa. Bontà sua. Grazie.

Chi, per bontà d’animo e disperazione, e soprattutto solitudine, le ha degnato attenzioni, purtroppo per lei, mira molto più in alto. Non so chi sia lei davvero; non la conosco di persona; e lei non conosce me. Con modalità, intensità e a livello molto diverso, lei crede di conoscere chi davvero io conosco molto in profondità da tutti i punti di vista. E che mi definisce il suo vero maestro, guru, professore, talvolta addirittura definendomi quasi fosse una divinità. S’immagini che mi chiama addirittura: barone!

Grazie di avermi fatto arrivare la sua visione. I suoi pensieri. E anche di aver fatto sorridere sue e mie fans. Se vuole mi faccia sapere ancora. Anche di persona. Comunque ho già chi mi tiene dettagliatamente informato. Ne ridiamo e ne sorridiamo insieme. Con sufficienza. Sono riconoscente indirettamente a chi in qualche modo, come ne è capace certo, cerca di rallegrare chi mi è caro. Però: prudenza, nella guida, nella pedalata assistita, col bicchiere, con i suoi gatti, e, se non le sembra eccessivo, anche con il “gentil sesso”. Non voglio certo da giudicare una persona maldestra con chi incontra nei suoi percorsi. Buon per lei. Se vuole mi contatti di nuovo. Per quanto, come le ripeto, io venga continuamente dettagliatamente informato. (Solo a mo di esempio: Io uso un piccolo biciclettino pieghevole girando nelle campagne e nei boschetti. Si figuri che mi è stato addirittura consigliato e suggerito, lei capisce da chi, di dotarmi pur io di un biciclo elettrico… E sapesse come rideva alludendo purtroppo a lei…

Solo di sfuggita, mi ha ridendo rimproverato, per averla ridicolizzata, definendola: vecchiotto, buffo e paesanotto… Fa bene comunque a guardarsi in giro: prima o poi, magari, troverà qualche persona, non impedita nella pratica, nei movimenti, e nelle relazioni affettive, che possa gradire le sue attenzioni)