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giovedì 22 agosto 2019

SOLILOQUI?
(.. e seghe mentali…)
In queste piattaforme, come FB o Twitter, mi pare di notare due diverse opposte tendenze. Come peraltro dovunque… L'impulso più immediato è quello di cercare di scambiare idee e parole con chi è in sintonia con noi… Gratificante certo ma è un circolo vizioso.
Oppure, cercare di ascoltare cosa dicono (e perché lo dicono…) "quegli altri… E molto più doloroso, fastidioso e disturbante, ma permette uno sguardo più lucido. E anche parlando e scrivendo: scambiare idee simili o analoghe a quelle che già sono sintonizzati sulla nostra stessa lunghezza d'onda. Oppure fare il contrario. Se possibile io cerco di evitare pseudo battaglie verbali sterili con chi non ascolta. Mi limito a dire la mia: poi chiudo con costoro. Soprattutto se vedo che non leggono non ascoltano e non capiscono i miei messaggi.
In sostanza è un po' il rischio di fare come chi fa l'amore con se stesso, e non cerca un partner… È una masturbazione mentale. Sterile. Inutile. Anche se al momento sembra appagante.
Lo stesso, perciò, vale anche per la scelta degli interlocutori qui. O nelle piazze. Dire e ripetere le stesse verità sacrosante a quelli che già sono fondamentalmente in sintonia con te. Oppure provare a parlare anche agli altri. O quantomeno, rivolgersi a tutti. Sperando che gli italioti abbiano gli occhi, le orecchie e soprattutto la mente aperti ad ascoltare, o almeno a provarci.
Mi sono e ci siamo spesso trovati con quelli che già la pensano come noi: e che sembrava lapalissiano che fosse così. Era, probabilmente soprattutto, una grande sega mentale…
Ma, d'altra parte, spulciare tra le battute idiote, seriali, in fotocopia da anche un senso di grande frustrazione!
Il problema è sempre comunque quello della lunghezza d'onda. E del provare a trovarsi sintonizzati.
I soliloqui, come le masturbazioni verbali e mentali, lasciano una grande solitudine. Finiscono per non cambiare niente. E non è tanto provare a parlare agli esponenti emergenti con i loro crocefissi fasulli e le loro corone del rosario da ciucciare. Ma con coloro che li hanno partoriti pescando dalle parti più torbide dei propri intestini fecali e malati.
Ma sì, meglio un colloquio che un soliloquio… Magari, faticosamente e un po' alla volta, Riusciremo forre il seme del dubbio in chi non è mai stato inseminato dal pensiero, ed è perciò totalmente sterile…

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