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martedì 6 agosto 2019

STORIA DELLA MARMOTTA ROSAMUNDA (malata di disamore, poverina…)

STORIA DELLA MARMOTTA ROSAMUNDA
(malata di disamore, poverina…)
C'era una volta una marmotta e si chiamava Rosamunda.
Girava sempre tra le pietraie su dell'alpeggio.
E si guardava intorno. In cima in alto svettavano i picchi rocciosi maestosi che lei ammirava.
Un giorno incontrò colui che credeva essere il personaggio più importante della sua esistenza.
Abbastanza piacevole, tarchiato, bassetto.
Di pietra anche lui però...
Per farla breve era un comune sasso della petraia.
Un discreto sasso, non c'è che dire. Ma era pur sempre un sasso!
Svolgeva lì nella Pietraia un ruolo importante e tutti lo guardavano con rispetto.
E gli davano addirittura del lei.
Si è quel che si è, Rosamunda finì, per innamorarsene perdutamente, e decise di sposarlo.
I suoi le dissero di stare attenta, che era un passo importante… Ma lei era troppo attratta dal ruolo che svolgeva l'affascinante bassetto sasso. (Minerale irrimediabile).
Trascorsero così tanti anni infelici e scontenti.
Si accorse, per di più, che nonostante l'amore che lei nutriva per lui, lui era incapace di emozioni. Eh già. Era proprio un sasso!
Avevano messo insieme una specie di famiglia… Ma infine lei aveva subito l'influenza perniciosa dell'amato sasso.
Soffocava anche lei le proprie emozioni. E poi guardandosi e confrontandosi con lui pensò di essere proprio venuta male come marmotta.
(Naturale, non essendo anche lei sasso..
!)
Lui, freddo, le disse la stessa cosa , da sasso.
Peraltro il sasso era di poche parole…
Ma dalle limitate comunicazioni che riusciva a mandarle le aveva fatto capire che la riteneva sbagliata, stupida, addirittura scema, insulsa…
Lei ebbe molte vicissitudini in quell' alpeggio. Vicino ai ghiacciai e alle acque fresche che ne sgorgavano.
Capitò un bel giorno che di lì passasse un gigante.
Si era fermato a bere a garganella l'acqua gelata delle fontane. O così almeno risultò a Rosamunda.
Recitava racconti il gigante, per lei, suonava il violoncello, il liuto, la tiorba, e cantava canzoni e recitava poesie…
Lei era già un po' un po' disamorata dal suo sasso muto e privo di emozioni. E prese ad invaghirsi del gigante…
Era tutta un'altra cosa!
Ma si sentiva molto in colpa, perché riteneva di essere brutta scema e stupida… temeva di tradire il suo sasso marito. In seguito ebbe anche dei problemi di salute.
E insieme ai suoi malanni, l'influenza malefica del suo coniuge sasso finalmente le determinarono dei continui sbalzi d'umore. E non sapeva come fare a guarirne.
Il gigante provò molte volte a darle consigli, suggerimenti e con la sua poesia riusciva a farla godere all'infinito…!
E lei squittiva di gioia ma poi ritornava nella sua malinconia sassosa.
Non si sa che fine abbia fatto ora Rosamunda.
Non aveva raccontato al suo gigante amato che lei di nascosto dal sasso, e in effetti anche di nascosto da lui gigante, gironzolava di qua e di là tra i pineti.
Anche con lui si sentiva in colpa. Perché non osava mai confidarglielo. Temeva di fare qualcosa di scorretto. Ma era l'influenza che riceveva dal marito sasso.
E poi si riteneva paffuta sciocca e sprovveduta:
per una marmotta è normale essere paffuta. Ed essere bassetta e con le gambe corte…
Chi mi hai raccontato questa storia non ne conosceva la conclusione e il finale.
E neanch'io quindi posso raccontarla ora qui.
Quando qualche volta incontro una marmotta paffuta, e la vedo sorridere credo di essere io il gigante. e forse è proprio così.…
A volte racconto storie… a volte me le invento … a volte racconto la realtà… è un mio vizio.
Quello di Rosamunda è ed era quello di dire le bugie... Come Pinocchio. Quando andava in giro per la petraia sperando di fare incontri nuovi…
il mio vizio è proprio questo, inventare storie che talvolta colloco a fianco a racconti di vita autentici e vissuti!
Auguri, Rosamunda, curati i malanni che hai; ma soprattutto curati i malanni del cuore e dell'anima.
E quando riesci allontanati definitivamente dal tuo sasso e dimentica: non diventerà mai un essere animato, è evidente!
Auguri di nuovo, cara ti serviranno.
Soprattutto perché non ti sei voluta abbastanza bene e non hai saputo e voluto coltivare le tue vere emozioni.
E il gigante? Lui ha ripreso a passi lunghi a varcare le montagne. Solitario (fino ad ogni nuovo incontro!).
Come ha fatto per tutta la vita.
Si sa i giganti fanno sempre così…
Con la sua pipa in bocca. E ogni volta che vede una marmotta o uno scoiattolo, pensa con tenerezza alla sua protagonista… Quella che aveva creduto di poter amare un sasso…
che non aveva osato alzarsi sulle punte dei piedi e diventare grande come il suo gigante.
Si era fatta troppo influenzare e contagiare dal morbo malefico del ghiaccio nel cuore …
(Senza voler ora criticare la categoria, è noto che questa è una delle caratteristiche dei sassi.)
Sì. È proprio così. Il gigante aveva ripreso il suo cammino. Rosamunda aveva ripreso le sue malinconie.
Gironzolava di qua e di là (ma era un segreto… Mica poteva dirlo a nessuno… Figurarsi che non l'aveva mai detto neanche al suo gigante!)


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