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domenica 12 aprile 2020

NORMALITA’…?




NORMALITA’…?
Dicono, forse, che sia Pasqua ... dipende da quello che significa…
Michele Murgia nella stupenda intervista col direttore dell'espresso Marco Damilano cita un riferimento evangelico che dice: "si fece buio in terra,(e in latino)
"et inclinato capite emisit spiritum" riferito alla morte del Cristo.
Notando che la tradizione CEI è fin troppo sintetica e semplicistica. Limitandosi essa a tradurre: "e lui spirò".
E forse il significato più autentico a suo parere è quello: "emise, fece uscire, propagò, diffuse lo Spirito". Nel senso che nel momento del suo trapasso uscendo dalla esistenza terrena Egli diede vita allo Spirito Santo. Diede cioè vita con quel primo soffio ad un nuovo Spirito, perciò Santo.
Fu la prima Pentecoste.
La prima effusione di tale entità.
L'ultimo fiato del morente diventa il primo fiato della rinascita. E osserva che è bella questa idea della Chiesa che nasce da un contagio.
Domandandosi poi, la stupenda Michela Murgia, chissà quando e come dopo questo terribile contagio, tornerà a soffiare e ad effondersi di nuovo il fiato della vita.
Negli incubi di questa lunga notte che non accenna ancora presto a concludersi, c'è un soffuso timore e terrore che si propaghi all'infinito l'aura luttuosa e macabra.
Rispondendo ad un commento al mio racconto qui pubblicato " DIRE E LEGGERE LE PAROLE AL CONTRARIO" dicevo all'amica Cinzia Spiniello:
« buona rinascita anche a te e a tutti quelli che ci leggono, stupenda amica Cinzia… per tutte le anime pulite e oneste. Dai sepolcri e dai calvari si emerge di nuovo alla luce e ce lo auguriamo. Ci si rinnova completamente. Si diventa nuovi, e anche diversi. Mi auguro che questa diversità abbia prevalenti connotati migliorativi che non peggiorativi. e lo auguro anche a tutta questa dolente, diffusa, tremante spaventata umanità… 7,7 miliardi di tremori e di spavento. Di attesa del risveglio.. Talvolta negli incubi riusciamo ad avere coscienza dall'oltretomba onirico in cui siamo capitati,a compiere l'atto deliberato di volerne uscire… Buon risveglio e buona rinascita dunque ancora! »
Negli auspici che alcuni fanno in questo contesto (in cui si cominciano a intravedere e a sperare prossimo il diradarsi delle nubi), vengono usate espressioni quanto meno ambigue. Si parla di "RITORNO alla normalità…"
Dipende da quello che intendiamo per normalità ed essere e vivere normali.
Se cioè riferito alla consuetudine, perciò alla norma, all'andazzo abituale…
Oppure se è possibile opportuno e sperabile che la nuova rinnovata "norma/normalità" possa e debba avere un carattere di rinnovamento; di novità e di trasformazione migliorativa.
La normalità che abbiamo avuto finora è stata davvero tossica.
Nefasta e nefanda.
Vediamo di inventarne una nuova per davvero.
Vediamo di rinnovarci in meglio.
Potenziamento di formazione istruzione ricerca.
Di sanità.
Di rapporti interpersonali finalmente davvero umani.
E non dipende certo dalla sorte o dal destino.
È compito di ciascuno di noi donne e uomini della terra, compiere questo rinnovamento.
Compiere davvero se ci riusciremo una autentica resurrezione.
Una Pasqua che sia insieme di PASSAGGIO e anche di RINASCITA EX NOVO.
Ringrazio della provocazione stimolante Michela Murgia e anche la cara Cinzia Spiniello!
Concludo: non ritorniamo alla normalità intesa come era prima; inventiamo se ci crediamo e lo vogliamo, qualcosa di nuovo e di migliore.
Perciò, molto laicamente, auguro buona resurrezione e anche buona pasqua a donne, uomini, bambini e anziani dall'anima pulita e di buona volontà per davvero!
Con gli influssi benefici di un nuovo spirito, santo o laico che sia…

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