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venerdì 25 febbraio 2022

 ECCOLA CHE ARRIVA… CE N’È UN’ALTRA NUOVA…

Alcuni elementi costanti: un saluto all’improvviso, da una sconosciuta, con l’immagine e nome posticcio… Nel giro di poche battute arrivano al nocciolo: sei sposato? Hai famiglia? Qual è il tuo livello sociale ed economico?
In questi anni mi è capitato di frequente sulla piattaforma FB. Dove erano messaggi. Ora cominciano ad arrivare anche in Istagram.
Molto spesso cancello, chiudo e lascio perdere.
E me lo dicono anche le persone a cui ne parlo. Ma dato che è una storia lunga, qualche volta la ripercorro.
Cito solo alcuni approcci: quella che mi chiedeva di custodirle ingenti somme e poi gliele avrei restituite all’occorrenza; quella che mi invitava a fare io una raccolta fondi per qualche guerra di liberazione; quell’ultima che mi diceva che aveva troppa voglia di vedermi e di conoscermi, pur abitando lei a circa 1200 km di distanza nel Nord della Francia, capiva che io non sarei potuto andare subito a trovarla, e che si contentava, le mandassi due o 300 € e avrebbe preso lei un treno superveloce per venire da me…!
Su qualunque piattaforma: io, solo io, proprio io ero l’uomo che interessava loro… Però mi chiedevano dove abitavo, cosa facevo, se ero un single e se avevo disponibilità economica… Erano interessate a uno sconosciuto, preso a caso…
Diversi anni fa, la mia ammiratrice di turno, però, aveva un’identità non totalmente sconosciuta. E per pura curiosità avevo giocato a tenere in piedi il tira e molla. Non viveva nel lontano oriente ma a decine di km da casa mia. Naturalmente, a detta sua, io ero l’unico uomo che lei riteneva importantissimo per la sua vita… E nello scoprire il gioco: l’avevo lasciata arrivare fino a casa mia.
Vita sfortunata, insoddisfatta e infelice… Chi viveva con lei non la stimava, non l’apprezzava come donna e come persona, e “non la cercava mai…”!
Perciò lasciai che mi cercasse. (Con le cautele igieniche dovute…)
Sempre dubbioso, volli andare il più possibile a fondo.
Non sempre le ciambelle escono col buco… (In quel caso, invece…!)
Anziché richieste o promesse economiche, mi prodigò le sue vicende personali e biografiche. Fin da piccina, nella sua coazione a ripetere, aveva cercato uomini adulti impossibili e pericolosi. Raccontandomi anche particolari talvolta scabrosi. Compresa una relazione saffica molto intensa…
Sanitari e terapeuti che avevano giocato a fare il diavolo a quattro con lei. Adulti pedofili. E lei che anziché rifuggirli li aveva assecondati contenta.
(E le narrazioni restavano identiche nei particolari anche richiamate successivamente)
Era un caso a parte: non sembrava mirare ad aspetti economici.
Ma piuttosto a piaceri sconvenienti, perturbanti e trasgressivi.
Una tecnica e tattica finalizzate a ingolosire.
Con i piedi di piombo, pur non essendo lampante e evidente un aspetto economico, proseguii il viaggio.
Le incongruenze e contraddizioni, a piccole tranche e bocconi, non mancarono.
Ieri era stata nel tal posto, a fare la tale e tal altra cosa… Però, giorni dopo, i particolari erano mutati. Impegni e imprevisti insormontabili… Motivi di salute ricorrenti e ripetuti… E all’improvviso poi capitava a raccogliere l’obolo…
Erano le immagini personali mie e narrazioni che avevo disseminato nelle piattaforme sociale, a risvegliare i suoi appetiti?
Poi la cosa cominciò a puzzare…
Stava benissimo come un’anguilla magari il giovedì, e il lunedì successivo era praticamente in coma…
Località, impegni, attività: venivano modificate con molta leggerezza a posteriori.
Anche il tono entusiastico andò smorzandosi. Molto lentamente però… Probabilmente costituivo una valida chances di riserva.
Accondiscesi anche, a sua richiesta insistente, a raccontarle a voce e in mie narrazioni raccontini mordaci…
Mi ero raffigurato in modo realistico la sua autentica realtà. Pulsioni da paffuta casalinga benestante che il partner non vuole, non sa e non è in grado di soddisfare.
A più riprese le feci capire e le dissi anche esplicitamente che la faccenda andava troppo per le lunghe e finiva per stufarmi e annoiarmi.
Ritornava sempre alla carica, con un pretesto o un altro.
Presi la risoluzione di rimuoverla dai miei contatti sia nella messaggistica che nei social…
Riguardavo l’esperienza con distacco, e soprattutto con diffidenza.
E alla fine: dopo mesi dall’ultimo congedo datole: tornai di nuovo libero e profondamente sereno.
Non aveva costei certo bisogno o aspettative economiche nei miei confronti. Ringalluzzito narcisisticamente, capivo però benissimo di non essere certo io una persona così eccezionale.
Ho intenzionalmente ripercorso a tappe rapide questo periodo assatanato e morboso.
Anche perché ora mi trovo di fronte, quasi quotidianamente, nuove profferte.
Il retrogusto che mi aveva lasciato la citrulla sempre di più assumeva i connotati dell’oblio. Peraltro molto fastidioso…
Talvolta, in questa piattaforma, racconto particolari dei nuovi o antichi approcci che ho subito.
Naturalmente non intendo assolutamente raccontare all’ultima pettegola web
odierna il mio stato civile, sentimentale, economico…
E sempre di più, come ho fatto con i connotati dell’immagine fisica e on-line della ninfomane provinciale, dopo qualche istante butto tutto nel glu-glu-glu della tazza del water.
(Mi rendo conto che affezionate e gentili lettrici comincino ad essere stufe di questi miei resoconti…
Vogliano scusarmene…)
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