LA BAITA
dopo i gradini di sasso e serizzo
sbucare dentro nella peno-
-mbra contagiata dalla lampada a petrolio
a calpestare piede dopo piede
l’impiancito di assi rugoso
e i solchi e la polvere cumulata
stagnante compatta polposa
navate di tronchi di quercia e abete
pennellate da fiotti tremolanti di luce di fiamma
un viaggio breve sommario affrettato
passi sonanti di scricchiolii piangenti
fino al letto ammassato e tozzo
sonoro silenzio tacito
con echi di dentro sordi e muti
si affaccia venendo dall’indietro e da lontano
e non va in nessun luogo
e neppure da nessuno viene
per cercare riposo
ristoro
quiete
e lo cerca
con mani protese in avanti
vagolanti sospese nell’aria
brancolanti
che afferrano con dita ad uncino
la penombra pennellata da bagliori
della fiamma a petrolio
così
in questo nuovo andare
alla rinfusa
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