scegli argomenti:

mercoledì 22 giugno 2022

 FUNGHI CHE FACEVANO VEDERE IL DIAVOLO…

Aveva ascoltato compiaciuta e divertendosi la narrazione sui viaggi in camper, in moto, con e senza cocotte variopinta fuori e sotto.
Aveva raccontato lei, ora, della sua infanzia.
E anche di quando era convinta, guardando l’apparecchio radiofonico di quelli di quel tempo, di avere addirittura visto “il diavolo”.
Questa convinzione, lo ripeteva sicura, era proprio radicata.
Neanche la definiva una fantasia; era invece una certezza per lei adulta che era stata bambina.
Aggiunse poi una notizia locale. Era passata al di là, morendo, un’anziana particolarmente caratteristica del paese.
Niente di speciale.
Poi continuò raccontando . Illustrava i vari lavori che faceva, quotidianamente, sulla immensa abitazione. Nonché sui vari oggetti che le capitavano tra le mani. In particolare quelli di molti decenni addietro, che le procurava costantemente il fraterno amico di infanzia…
Quando tornò ad accennare all’anziana bizzarra defunta, sempre riferito dal suo reperitore di anticaglie, buttò fuori una notazione che lasciò con gli occhi spalancati…
“Sì… Proprio quella lì… La tal dei tali… Che, lo sapevano tutti da sempre, cucinava, consumava e donava in pasto anche funghi abbastanza strani, addirittura allucinogeni, che lei conosceva bene…”
Mentre tutti la stavano ascoltando, aggiunse che spesso, quella conoscente bizzarra portava anche a lei bambina dei cibi deliziosi a base di funghi…
Solo a questo punto, con gli occhi spalancati suoi e degli astanti, ricollegò lo strano alimento con le sue visioni diaboliche…
“… Guardando il vecchio apparecchio radiofonico, proprio dove sotto ci sono tutte quelle griglie da cui esce il sonoro, ricordo che ci vedevo muoversi, saltellare arrampicandosi, quella figura del diavolo… Era vero, senza dubbio…
Ma, allora, solo ora mi rendo conto, che probabilmente non si trattava di mie visioni fantastiche e improbabili da bambina, ma dell’effetto di quei cibi saporiti e di quei funghi magici e particolari…”
Rise compiaciuta, nel ricordo e nello stupore attuale.
Si rese finalmente conto che neanche da bambina il diavolo poteva esistere né essere mai esistito. Se non nella fantasia stuzzicata e accesa dall’effetto allucinogeno dei funghi di quel tempo.
Tra i suoi ascoltatori, chi aveva appena raccontato i propri viaggi in moto e in camper, aveva sorriso stupefatto… Interrompendo per un po’ le proprie narrazioni di pellegrinaggi dovunque. A Roma, e anche in quella valle… Che amava particolarmente perché gli ricordava tanto la valle Antigorio. Con la sua aria semplice, naif, verdeggiante e percorsa da acque fluenti.
Tutti e tre, sorridendo e risvegliando le memorie del passato, rividero col pensiero quell’altra valle, sorella, amica e somigliante a quella attuale in cui si stavano trovando…
Ciascuno proiettano nel proprio immaginario la foto di quel tempo, ormai abbastanza lontano, e provarono a sovrapporla, trovandola abbastanza coincidente, congrua e somigliante, con il verde paesaggio attuale…
“… il diavolo non poteva esistere allora, né essere mai esistito… Probabilmente neanche nella Valle Antigorio, famosa per le sue streghe e per i roghi di quel tempo lontano”
Continuarono perciò il loro gustoso pasto. Canederli; saporite primizie di germogli dell’erba dell’orso, raccolte in cima alle montagne; salumi e formaggi locali gustosissimi…
Versò dell’acqua freschissima, presa alla fontana e che imperlava la brocca, nel bicchiere del viaggiatore peregrino del tempo…
Nanni Omodeo Zorini
Eleonora Bellini, Maria Teresa Grano e altri 3
Condivisioni: 3
Mi piace
Commenta
Condividi

Nessun commento: