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sabato 29 dicembre 2018

ARCHEOLOGIA LESSICALE. Babele

ARCHEOLOGIA LESSICALE. Babele


Evoluzione delle parole, dei loro significati e dei loro simboli.
[Senza piccarmi un ruolo da linguista, per il fatto che mi piacciono le parole e l'uso che se ne fa, mi permetto qui di regalare alcune riflessioni in proposito. Qualora risultassero imprecise e inesatte sarò grato a chi me lo farà rilevare]

Mi permetto qui una rapida carrellata di alcune espressioni.
Fascio. Lega. Amore. (Non necessariamente collegate tra loro; le ho scelte perché mi andava!)
N.B.-In  calce al termine riporto elementi tratti da Wikipedia, dizionario Garzanti on-line, dizionario Sabatini- Coletti.

Nelle parole e nei termini usati, sopravvivono reminiscenze delle loro origini storiche.
Molto spesso essi però sono diventati qualcosa di diverso da ciò che erano e che sono stati.
Il termine "FASCIO" e il suo derivato, FASCISMO, hanno origine da un elemento simbolico inventato dagli antichi romani; ripreso dalla simbologia della rivoluzione francese, con tracce nelle immagini presenti in varie civiltà. Continua a conservare valenze antidemocratiche, derivante dall'esperienza del ventennio italiano.
Il termine "LEGA", dalle associazioni tra comuni per combattere l'impero nel medioevo, è poi diventato sinonimo di struttura sindacale e embrionale. E infine fatto proprio da un movimento politico.
Il termine "AMORE-AMARE" , da pulsione di attrazione fisico erotica, si è poi elevato a significare predilezione scelta. Scadendo infine, nell'espressione "FARE L'AMORE" , in sinonimo di rapporto sessuale. Che nel rapporto amoroso permane, senza essere assoluto o prevalente. Utilizzato correttamente anche come: amare il prossimo, amare Dio, amare il bello…
Nel linguaggio corrente, si usa benché impropriamente, il termine FASCISTA per indicare atteggiamenti o comportamenti violenti, prevaricatori, antidemocratici. Con un traslato è stato applicato anche a comportamenti di sistemi e regimi politici che intenzionalmente volevano esserne l'opposto.
Il termine LEGA sta prendendo sempre più connotati e valenze affini a quello precedentemente qui illustrato. L'affinità più che linguistica, dipende dall'avvicinamento storico contemporaneo tra tali visioni del mondo. Avvicinandosi ad un'altra espressione, che qui però non starò ad esaminare, di DESTRA. Soprattutto perché a mio parere manca un riferimento di segno contrario: essendo molto difficile definire cosa sia politicamente oggi di SINISTRA.
Altra espressione che mi sta a cuore è quella relativa a che cosa voglia dire: AMORE, e conseguentemente FARE L'AMORE. Nella accezione comune prevale la interpretazione e il significato di RAPPORTO SESSUALE.
Talvolta compare il termine composto: FASCIO-LEGHISTA. Assimilando sbrigativamente i due termini e quello che gli sta dietro.
TENTATIVO DI CONCLUSIONE:
La realtà si evolve.
Il linguaggio strumento vivo di pensiero e di comunicazione, si evolve anch'esso.
In un'epoca in cui soprattutto nel nostro paese, definito da Dante Alighieri: "lo bel paese dove il sì sona", è imperante una profonda ignoranza, che si manifesta anche nei concetti, nelle idee, e nelle parole che ad essi si riferiscono. E perciò ai significati.
SIGNIFICATO-SIGNIFICANTE-SEGNO, si mescolano e si confondono insieme con prevalenza talvolta dell'uno, talvolta dell'altro, talvolta dell'altro ancora…
Al di là della brutalizzazione della lingua, tutto ciò comporta grande confusione mentale. Estrema difficoltà a comprendersi. Insomma, UNA AUTENTICA MODERNA BABELE!

Le parole servono per comunicare. Ma prima ancora di essere utilizzate nel linguaggio verbale sono oggetti che permettono di strutturare il pensiero.
Ritengo utile e interessante, e per me anche divertente, analizzarne alcune.

[ fonti e riferimenti esterni: Wikipedia, dizionario Garzanti, dizionario Sabatini-coletti]
FASCIO-Nell'antica Roma era un oggetto formato da bacchette di legno di betulla, legate insieme con una striscia di cuoio intorno ad una scure.
Simbolo del potere. Di punire. Imperare e comandare.
Presenti già nella Francia di Luigi XIII, 17º secolo, e fino all'impero di Napoleone, vennero adottati soprattutto come richiamo alla rivoluzione francese.
Nel 19º secolo vennero creati i fasci siciliani, un movimento di lavoratori della terra che si batteva per i propri diritti. In seguito il termine fu utilizzato dal movimento socialista, per il fascio della democrazia.
Nel medioevo alcuni comuni dell'Italia settentrionale costituirono la Lega Lombarda. Un'alleanza  militare contro lo strapotere imperiale.
Al tempo della nascita del partito socialista e del sindacato, il termine fu utilizzato per definire i vari settori e frammenti della sua organizzazione.
Ce n'è una reminiscenza in un canto popolare di quell'epoca.
Nel 1870 si formarono delle associazioni , leghe di resistenza; strutture sindacali embrionali. Che infine si fusero insieme.

L'espressione "fare l'amore" richiama il titolo di un libro di  Eric Berne, 1970.
Lezioni  di psicologia del sesso, Università della California. Percorso  verso il benessere sessuale, raggiungibile grazie ad una maggiore comprensione degli atti, dei comportamenti e delle relazioni umane comprensive dei rapporti sessuali.
Nel dizionario Garzanti linguistica:  AMORE-inclinazione forte ed esclusiva per una persona, fondata sull’istinto sessuale, desiderio fisico e piacere dell’unione affettiva.
Nel "dizionario etimologico on-line", amare sta per desiderare; dando al termine una connotazione di trasporto quasi involontario, ardenza di passione, sentimento più animalesco che umano. Quando si riferivano lo stesso desiderio di tipo intellettuale, razionale mentale preferivano il termine : diligere. Avere propensione per, desiderare, preferire, scegliere.

Dizionario Sabatini-Colletti:
segno è un elemento di qualsiasi natura, visibile che sia indicazione o manifestazione di qualcos'altro.
In semiologia, l'unità minima della comunicazione, composta di un SIGNIFICANTE e di un SIGNIFICATO collegati da un nesso convenzionale.
SIGNIFICATO:  Contenuto, senso, messaggio veicolato da un'espressione.
Nella  linguistica moderna, è l'elemento concettuale del segno, cui corrisponde l'elemento formale detto SIGNIFICANTE.

Ultima notazione: le parole e le espressioni verbali hanno una certa forma, (  = "significante") che vuol dire una certa cosa (  = significato). Insieme diventano e sono un "segno". Talvolta il segno diventa qualcosa a sé stante rispetto al significato e alla forma

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