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mercoledì 26 dicembre 2018

PENSIERO DIVERGENTE
Anche questa mattina come faccio spesso quando riesco, ho ascoltato Raitre radio.
È probabile che a molti che provano a leggermi ora, non gliene freghi proprio niente. Provo ora a parlare/scrivere solo a coloro che sono interessati a questa tematica.
Come faccio sempre, per correttezza preciso subito che non seguo, non condivido e non professo alcuna religione.
E proprio dalla mia posizione e dal mio punto di vista mi ha interessato moltissimo quanto è arrivato in rete. A cominciare dal conduttore di prima pagina: Alberto Chiara, caporedattore di Famiglia Cristiana.
Ho molto apprezzato la professionalità, lo stile, la correttezza deontologica dimostrate.
Queste precisazioni in particolare per qualche persona cara, che quando citavo i punti di vista espressi dalle voci ufficiali del cattolicesimo cristiano, stupita mi chiedeva: "ma, cosa, sei diventato un credente?"
C'ho sempre tenuto ad ascoltare pareri, opinioni, e visioni del mondo diverse dalla mia. Proprio perché non apprezzo, biasimo, e mi permetto di criticare coloro che accettano in modo totalmente acritico punti di vista correnti, solo perché si riconoscono in quell'orientamento in quella matrice ideologica. Coloro che con linguaggio corrente ma abbastanza corretto definisco omologati. Acritici. Coloro che affermano: tutti dicono; la parte che io amo e apprezzo la pensa così; per partito preso sto con loro anche se non ho mai ascoltato, analizzato le loro affermazioni.
Se e fin quando ce la faccio provo a fare il contrario. Alcuni punti di vista decenni fa, sostenuti da forze politiche a cui mi ritenevo avverso, la condividevo le apprezzavo e ovviamente la facevo mie. (Peccato che tali soggetti abbiano nel frattempo sconfessato tali affermazioni e posizioni e facciano ora tutto il contrario!)
Il pontefice attuale, ho avuto modo di apprezzarlo in particolare quando, come d'altra parte onestamente per il suo ruolo è tenuto a fare, ricorda, propugna gli elementi chiave della predicazione del Nazareno. In particolare rispetto all'amore per il prossimo (senza distinguere le etichette di tale prossimo), l'accoglienza, e conseguentemente il dovere etico per i propri fedeli alla coerenza pratica quotidiana.
"Ero straniero e voi mi avete accolto…"
"Fa freddo e io condivido con te il mio mantello…"
" Ho sete e bevo volentieri la tua acqua anche se sei straniera…"
"Armi, aiuti, accogli, sostieni chi è misero e ha bisogno, perciò sei mio amico e lo faccio volentieri insieme a te…"
La bontà, l'amore e il rispetto per tutti, soprattutto per chi è sostanzialmente diverso da me, e cosa decisamente diversa dalla espressione malevola di "buonismo".
Le organizzazioni che perseguono tali obiettivi, vanno sostenute. Ovviamente dopo aver verificato se per caso qualcuna millanta tale ruolo che persegue fini estranei.
Mi sono trovato spesso a compiere pezzetti di strada in comune in questo senso. E solo incidentalmente, per caso, scoprivo poi che avevano una visione ideologica diversa dalla mia.
Cercavo e cerco di "ascoltare" le opinioni degli altri. A prescindere da chi le manifestava.
Ascoltare, comprendere, analizzare tali opinioni. Quello che si chiama comunemente buon senso (purtroppo molto raro nella maggior parte delle persone). Che invece danno consenso in modo acritico. Con pregiudizio. Partito preso gratuito e non ragionato.
Ad esempio, da molte parti lontane da me, si afferma che il fenomeno della migrazione, lungi dall'essere un fenomeno catastrofico epocale solo del nostro tempo, è caratteristico di tutta la storia dell'umanità. E che nel tempo presente è fondamentalmente determinato e provocato dalla situazione di povertà, distruzione, fame, bisogno dei luoghi di provenienza. E che tali povertà di istruzione fame sono stati causati in prima persona e provocati proprio dalle culture e dalle cosiddette civiltà benestanti e occidentali. Agognate come mete da chi fugge dalla propria terra.
Molto recentemente ad una istanza a livello mondiale si è discusso, ragionato, a proposito delle possibili soluzioni al fenomeno. Per evitare che esso rimanga incontrollato, casuale, epidemico e perciò che dia conseguenze ed effetti disturbanti.
Paesi occidentali come il nostro, dove l'opinione pubblica prevalente e dominante è di pura opposizione rispetto all'accettazione dei migranti, a tale istanza sono risultati assenti. Dimostrando che la loro soluzione è puramente di negazione. Rifiuto. Acritico e perciò becero.
Se ad esempio, l'unione europea, al di là di essere quella con valenza quasi esclusivamente economica, che ha determinato la nascita della moneta unica euro, fosse un pochino di più un consesso di stati confederati che provano a studiare la realtà per trovare soluzioni, molto probabilmente verrebbero risparmiate a leader incolti e agli stuoli dei loro fans, di dire e di fare affermazioni idiote.
Apprezzo che ora, in questa occasione, il movimento cattolico e le sue componenti più significative, rivalutino e valorizzino gli elementi più salienti e significativi del loro spirito. E che, favoriti dal carattere internazionale mondiale che sempre di più hanno assunto, si facciano portavoce di questo messaggio. Ovviamente al di là degli aspetti catechistici, di fede e di dottrina più generali che sono loro propri.
Per farla breve, democratico repubblicano convinto e per nulla monarchico, ho apprezzato moltissimo il discorso che il re di Norvegia,Harald V, ha fatto il 1 settembre dal giardino del palazzo reale di Oslo. (Vuoi vedere che i qualunquisti omologati, prevenuti, e in profonda malafede, diranno che questo ottantenne è un "buonista", "radical chic", o, addirittura, un "veterocomunista" camuffato da monarca… ? Ahahahah!)

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