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giovedì 17 dicembre 2020

SORDA, MUTA, MALINCONICA APNEA COMUNICATIVA

 SORDA, MUTA, MALINCONICA APNEA COMUNICATIVA… a senso unico obbligato.

Chi ha un po’ di memoria di qualche anno sulle spalle ricorda quando venimmo invasi nell’etere televisivo dalle cosiddette televisioni “libere”… Libere cioè di propinarci schifezze e pubblità a tutti i secondi… Trasmissioni di capolavori del cinema interrotte su scene particolari, di grande intensità, per piazzarsi lì la proposta di un prodotto commerciale… Era stato il grande pateracchio compromesso che l’uomo del destino Craxi, finito poi squallidamente a Hammamet aveva realizzato con il suo accolito amico del cuore, quell’ometto (grande solo quando aveva i tacchi rialzati e i capelli finti reimpiantati)…
Nel clou di una trasmissione compariva di colpo un olio di semi, un materasso a molle, o un altro prodotto commerciale…
Questa pseudo liberalizzazione permise l’invasione di migliaia di emittenti che gradualmente vennero chiamate commerciali e non più libere…
Quando cerco di sintonizzare il decodificatore ne trovo tonnellate: e quasi tutte nel momento in cui le sfioro stanno trasmettendo squallide offerte:
“compra il montascale, l’apparecchio per sentire meglio, la dentiera usa e getta… Al prezzo che trovi scritto in sovrimpressione …E se ne compri uno te ne offriamo altri due in omaggio…”
Ho avuto il terrore di avere due o tre montascale in casa…
Quattro apparecchi acustici da sistemare in sole due orecchie…
E altre tutta nate del genere…
E tutto in sovrimpressione…
Ora l’autostrada ” faccia libro” che ci aveva invitati alla kermesse giocosa, sta facendo qualcosa del genere… Ma con ancora maggiore violenza irruenza invadenza.
Il garante obbliga il trust mondiale a dirci come fare a evitare la pubblicità…
Ma appena guardi le modalità e le istruzioni capisci che è un’operazione terribilmente complessa e complicata…
E se lo fai perdi tutti i tuoi cookie i tuoi indirizzi rimandi link…
Ma attento…! Se ti permetti di pubblicare la maja desnuda (per antonomasia e definizione con pochi abiti addosso) o un’immagine antropologica dei beati popoli che vivono ancora a livello tribale di natura, anch’essi privi di tailleur, il grande fratello faccia libro ti tira le orecchie secondo una becera bigotta fasulla moralità delle immagini di origine bacchettona oltreoceano.
Ti becchi la pubblicità del cavolo, e devi stare attento a quello che dici se no ti mettono in castigo nell’angolino come facevano le maestre democristiane al tempo della tua infanzia.
“Osceno”… Etimologicamente (wikizionario: osceno che, secondo il comune senso del pudore , offende il pudore con parole, azioni o immagini che riguardano le pulsioni di base
(per estensione) ripugnante per la sua bruttezza : è una quadro veramente osceno!)”.
Mentre qui arrivano proposte di fanciulle discinte oltre limite, che propongono di contattarle in privato, per pratiche perverse di sessualità con webcam… Al limite del limite della decenza…
“Il comune senso del pudore”…. (Ma «comune» a chi e con chi? Con le correnti più retrive, bigotte, e becere delle confessioni religiose americane?).
E via così…
Presi e catturati per nostra ingenuità e buona fede da questa catena vischiosa e perversa, ci si ritrova a navigare, galleggiare, annaspare in questo liquame squallido. O accetti le proposte di acquisti di dentiere e montascale, e di webcam erotiche, oppure se pubblichi foto dei sopravvissuti della foresta amazzonica, coperti solo di foglie, o peggio ancora di larve umane sopravvissute ad Auschwitz, ti sospendono e ti bloccano nella autostrada virtuale imperante…
“Ma chi te lo fa fare, Ciccio,”
mi domanderai ironicamente?
“Esci da questo troiaio, apri altre strade di comunicazione… Forse esiste anche il mondo reale, o no?”
Sì… È probabile… Ma le altre svariate strade di comunicazione Web sono sempre nelle mani dello stesso gestore, monopolio, e vigono le stesse regole cretinotte…
Ti devi mettere a fare uno show pubblico, all’aperto, in piazze impraticabili, distanziati e mascherinati, o devi ricorrere all’editoria, quella spicciola, che ti propone di pubblicare i tuoi scritti se sei tu a pagare fior di soldoni?
Ha proprio ragione, madama Doré, siamo proprio nella M., se mi viene concesso il termine…
Magari ancora per un po’ andiamo avanti in apnea…
La realtà digitale, cosiddetta virtuale ma viziosa e perversa, prevale, castra, soffoca, inibisce…
Puoi curiosare al massimo le localizzazioni e gli spostamenti nel Web di chiunque… Ma per farne che cosa non lo sai neppure tu.
Affermo, ripeto, sostengo:
RIFIUTO, NASCONDO, CASSO LE PROPOSTE DEL WEBCAM, DELLE DENTIERE E DEGLI APPARECCHI ACUSTICI, DEI MATERASSI COMPUTERIZZATI, TRE AL PREZZO DI UNO, E LE ALTRE VACCATE…
E finché riesco e posso provo a comunicare nel Web, quando non è possibile farlo de visu… In presenza, faccia a faccia, guardandosi negli occhi, guardando chi ti ascolta…
SORDA, MUTA, MALINCONICA APNEA COMUNICATIVA… a senso unico obbligato.
È proprio così, cara madama Doré…
Chi si contenta… si rassegna… (non gode certo…)
Tant’è…
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq

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