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mercoledì 2 dicembre 2020

STA PASSANDO UN MORTO CHE CAMMINA…?

 STA PASSANDO UN MORTO CHE CAMMINA…?

E ripetevano così, con questo miserere sarcastico, gli sbirri in un film americano di qualche anno fa… Ironici, con la pelle di coccodrillo sull’anima e sugli occhi… A osservare il passaggio strascicato dei condannati a morte.
Ci sta passando Ahmadriza, forse, in questo momento.
Lo ricordano a Novara.
In quel suo paese lontano che visitai con l’auto 45 anni fa, quando dai quadri pastello di maniera guardava sardonico lo shah imperatore Reza Palawi.
Dalla sua piramide di cemento che sfotteva la Tour Eiffel.
E le sue squadre di spie abbordavano, in inglese, nei ristoranti freschi, gli ingenui turisti che andavano a cercare di vedere il torbido oceano indiano a Bandar Abbas.
Poi vennero le barbe macabre dai turbanti feroci.
E gli ayatollah imposero un silenzio bieco di paura.
Dilagava dovunque già allora il morbo delle uccisioni punitive: condannando a morte il dissenso, la diversità, il non allineamento bieco e succube…
Ci fu poi lo yankee che aveva trovato un nuovo demone da combattere in quelle terre lontane.
Medico. Faceva ricerca sui disastri ambientali.
Lo conoscevano bene qui in terra di risaie.
“Vuoi fare la spia per i nostri turbanti? No? Allora finirai sul patibolo tu, faremo presto a dire che eri già spia degli altri…”
Ricordiamo con dolcezza amara la “bicicletta verde”.
Le bambine donne della Persia di qualche anno fa, col timore che il biciclo sfregiasse i loro vergini corpi…
Ricordiamo il serpente d’asfalto che correva giù giù tra i deserti di sabbia e di sale.
Ricordiamo le maioliche delle cupole di Isfahan.
Ricordiamo i tuguri di argilla cruda, alle periferie.
Ricordiamo il sudore di quell’interminabile viaggio alla ricerca del nulla sotto un sole rovente che scioglieva la plastica dell’auto…
Non ti conosco Ahmadreza Djalali.
Iraniano, svedese, cittadino del mondo dallo sguardo mite.
Come non conosco tutti gli altri che il patibolo ha cancellato.
Muto, emaciato, stai guardando già la nera sorella morte negli occhi.
Cosa conta per i 7 miliardi e oltre di umanoidi se qualcuno di nuovo verrà cancellato?
Piange amaro il mattino.
Piange la sera.
Piange la notte e anche l’alba.
Stanno per togliere l’ultimo fiato a qualcuno.
Nel globo intanto il virus malevolo si è insinuato nel fiato cancellando più di 1 milione di umani.
Cosa conta uno o più o uno meno?
Fai buon viaggio, fratello amico sconosciuto.
Magari incontrerai il tuo Dio nel tuo cielo…
Addio, Ahmadreza Djalali.
Nanni Omodeo Zorini Qfwfq
Eleonora Bellini, Margherita Gionni e altri 2
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